La Coldiretti potrà intonare a squarciagola la celebre aria della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni: Viva il vino che è sincero, che ci allegra ogni pensiero. In effetti, non c’è una frase più azzeccata di questo per descrivere il 2011 della famosa bevanda alcolica, un anno che è stato caratterizzato da un vero e proprio record per quel che concerne l’export a livello internazionale. In pratica, come ha appurato la stessa associazione andandosi a basare sulle stime recenti dell’Istat in merito al commercio estero del periodo gennaio-settembre dello scorso anno, il fatturato delle principali aziende del nostro paese è stato pari a ben quattro miliardi di euro, con un incremento importante di quattordici punti percentuali rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente.
Le esportazioni del settore agroalimentare sono state dominate in lungo e in largo da questo prodotto, anche perché il 50% del fatturato in questione è stato realizzato proprio in nazioni straniere: come ha voluto sottolineare la Coldiretti, infatti, l’Unione Europea ha fornito un contributo essenziale, certificato dall’aumento di valore di altri tredici punti percentuali, un’altra classifica speciale che viene guidata dalla Germania, paese che ha mostrato di gradire parecchio il Made in Italy. Ma non si tratta soltanto di un record conseguito nel Vecchio Continente ovviamente.
Circa il 25% dei quattro miliardi citati in precedenza sono il frutto delle esportazioni verso gli Stati Uniti, un altro mercato che si è rivelato piuttosto proficuo da questo punto di vista: in Cina, poi, il dato è addirittura raddoppiato con 87 punti percentuali di rialzo che fanno letteralmente impallidire qualsiasi altro paese. I marchi Docg, Doc e Igt sono una vera garanzia in tal senso, ma non bisogna dimenticare che il 2011 è stato caratterizzato anche da un vistoso calo delle vendemmie, un fatto che è stato determinante in relazione al confronto produttivo, da sempre molto acceso, con i cugini d’oltralpe della Francia.