Anche Banca Sella è parte integrante delle intese che sono state sottoscritte tra l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e le associazioni imprenditoriali presenti nel nostro paese: quali sono gli impegni assunti dall’istituto di credito piemontese? Nel dettaglio, il gruppo sarà attivo con dei finanziamenti ben precisi destinati alle piccole e medie imprese, in modo che queste ultime possano anticipare dei crediti che hanno nei confronti della pubblica amministrazione, senza dimenticare le agevolazioni in fatto di prestiti. Volendo essere ancora più precisi, l’istituto di Biella ha messo a disposizione due apposite linee finanziarie (venti milioni di euro complessivi, dieci milioni a testa) per venire incontro ai bisogni di liquidità di queste stesse aziende.
Il primo finanziamento sarà erogato per quelle pmi che devono smobilizzare i crediti citati in precedenza: non avrà ovviamente importanza la provenienza geografica, tutte le imprese italiane avranno l’opportunità di richiedere l’anticipo in questione, ma mai al di sotto del 70% dell’importo totale. L’altro finanziamento, o plafond che dir si voglia, ha lo stesso identico ammontare, ma una finalità diversa. In effetti, l’obiettivo di Banca Sella è anche quello di sostenere in maniera adeguata i progetti di investimento in beni materiali e immateriali, a patto che siano legati alle attività peculiari delle piccole e medie imprese.
L’accesso a questo denaro, quindi, verrà consentito a ogni singolo settore lavorativo, senza alcuna distinzione per quel che riguarda gli investimenti futuri e quelli posti in essere nel semestre precedente alla presentazione della domanda. Le condizioni del prestito sono presto dette: una durata massima di tre anni (beni immateriali) e di sette anni (beni materiali), oltre alla forma del mutuo a tasso variabile. Queste iniziative si aggiungono alle altre di Banca Sella che hanno riguardato le imprese e dipendenti, in particolare l’intesa con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), senza dimenticare quella per salvaguardare la posizione dei lavoratori che sono in cassa integrazione.