Corrono davvero veloci i pneumatici di Pirelli: la società milanese ha reso infatti noti i dati aziendali relativi ai primi nove mesi di quest’anno mettendo in luce una redditività piuttosto interessante. Nello specifico, il periodo di tempo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e settembre è stato caratterizzato da un utile netto superiore ai 251 milioni di euro, un dato che rappresenta un progresso importante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (ben il 56,8% in più), mentre il risultato operativo che è stato conseguito a seguito degli oneri di ristrutturazione è stato protagonista di una crescita di quasi quarantasette punti percentuali (nel dettaglio, si è trattato di un +46,8%), con oltre 451 milioni di euro nel complesso.
Le altre stime sono state ulteriormente incoraggianti. Si posso citare, ad esempio, i ricavi di questi tre primi trimestri del 2011, i quali sono riusciti a giungere fino a quota 4,26 miliardi di euro, con un incremento significativo del 17,9%, ovviamente sempre in confronto al medesimo periodo del 2010 (nell’ultimo trimestre, quello che si è concluso lo scorso mese di settembre, il rialzo è stato addirittura superiore e pari al 18,7%). Quali fattori hanno inciso in maniera positiva sul buon andamento del gruppo di Marco Tronchetti Provera? Quale mercato ha mostrato degli inevitabili segni di cedimento, ma comunque nel complesso l’azienda è rimasta abbastanza soddisfatta.
La profittabilità e gli altri indicatori economici in aumento rappresentano la principale conseguenza delle strategie di Pirelli, la quale ha deciso di focalizzare la propria attenzione sul cosiddetto “segmento premium”, sfruttando al massimo la leva per quel che concerne le materie prime e i loro prezzi in crescita. Gli ultimi tre mesi di quest’anno, infine, saranno altrettanto positivi. Le previsioni parlano chiaramente di una buona profittabilità e di un margine operativo superiore anche al 10%: l’indebitamento finanziario, invece, è destinato a scendere da 704 a 700 milioni di euro.