Goldman Sachs, una delle principali banche americane per volume di affari, ha tagliato le proprie previsioni di crescita relative al 2012: il motivo è presto detto, il gruppo newyorkese deve fare inevitabilmente i conti con l’andamento alquanto incerto dell’euro nei confronti del dollaro, tanto che ora la valuta comunitaria viene scambiata a 1,45 dollari, mentre le stime precedenti a quella attuale dovevano basarsi su una quotazione di 1,48 dollari complessivi. La nona banca al mondo per quel che riguarda le riserve valutarie si attende inoltre altri scenari piuttosto precisi: in effetti, bisogna anche far fronte ai nuovi scambi commerciali e agli altri rapporti che la moneta verde sta instaurando con le principali divisioni internazionali.
Ad esempio, le aspettative in merito al cambio sterlina-dollaro necessitano di una revisione piuttosto profonda ed è per questo motivo che la stessa Goldman Sachs ha provveduto a un taglio importante al ribasso. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che le previsioni in questione sono state abbassate da 1,53 a 1,48 dollari, mentre l’arco temporale che va da oggi ai prossimi sei mesi è scesa di cinque centesimi di dollaro (da 1,58 a 1,53 per la precisione), con la valuta di Sua Maestà che è stata rivista al ribasso per quel che concerne il periodo totale di dodici mesi da 1,76 a 1,73 dollari.
Ma non basta. Il riferimento dell’istituto a stelle e strisce è andato perfino al rapporto tra l’euro e il franco svizzero; in tal caso, la stima più accreditata mette in luce una valuta comunitaria scambiata con 1,30 franchi, mentre le precedenti previsioni avevano fatto ipotizzare un valore inferiore, vale a dire 1,21 franchi, segno che almeno da questo punto di vista c’è stata una revisione al rialzo. In conclusione, non si deve dimenticare che Goldman Sachs è destinata a diventare la principale banca per sottoscrizione delle offerte pubbliche iniziali (le cosiddette “ipo” in gergo anglosassone).