Natale vuol dire un po’ ovunque, ma anche e soprattutto nel nostro paese, un aumento importante dei consumi e dello shopping: purtroppo, come sottolineato opportunamente dalla Coldiretti, l’ultimo “barometro” del Centre for Retail Research ha messo in luce una crescita dei furti per quel che concerne la vendita al dettaglio, tanto che il mese di dicembre dovrebbe essere caratterizzato da un controvolare di ben 250 milioni di euro. Inoltre, in questo 2011 si è anche assistito a un aumento medio del fenomeno molto vicino agli otto punti percentuali (+7,8% per la precisione). L’importo è senza dubbio importante e deve invitare a riflettere, anche perché le famiglie italiane sono praticamente costrette a pianificare il loro budget per queste festività e gli ammanchi in questione complicano ancora di più la situazione.
Ma quali sono i furti più comuni? I supermercati vengono “scippati” soprattutto di prodotti per l’igiene personale, abbigliamento, latticini, giacche, carne e perfino profumi, visto che si tratta della merce che può essere nascosta con maggiore facilità in una borsa oppure in una tasca. A Natale si è meno buoni di quanto si pensi e l’affollamento di centri commerciali e negozi consente di farla franca; le vendite sono molto intense in questo periodo e non sono pochi coloro che sono disposti a correre un rischio così grande pur di accaparrarsi qualcosa per sé o da regalare senza spendere nulla.
Non si sta parlando, ovviamente, soltanto di ladri professionisti, ma di persone che devono fronteggiare ogni giorno le maggiori criticità della crisi economica. Il coinvolgimento del settore alimentare in questo mese, poi, è fin troppo scontato, visto che ci si appresta a imbandire ricche tavole piene di cibi e chiunque vorrebbe fare bella figura in questo caso. Infine, sempre secondo quanto riferito dalla Coldiretti, bisognerebbe lavorare di più sulla protezione dei prodotti, esposti in maniera poco sicura (come ad esempio gli alimenti di maggior pregio).