E’ sempre più difficile la situazione economico finanziaria di RIM (Research In Motion), la società produttrice dei noti smartphone Blackberry, che è stata costretta a chiudere il terzo trimestre dell’anno con risultati ancora deludenti. Risultati che riflettono ampiamente l’incapacità della compagnia canadese di poter contrastare l’agguerrita concorrenza dei principali competitors (Apple in testa), e che pone i vertici societari dinanzi a bivi di non facile interpretazione, già nel breve termine.
Research In Motion ha infatti chiuso il terzo trimestre con risultati lievemente inferiori a quanto aveva previsto (un ammontare complessivo tra i 5,3 e i 5,6 miliardi di dollari), mentre gli utili e i profitti societari si sono lentamente trascinati verso la parte più bassa della fobice previsionale precedentemente auspicata dalla stessa casa madre. L’azienda di Ontario ha infine affermato che non riuscirà a rispettare i propri obiettivi di fine anno per quanto concerne il principale termine di redditività.
Per RIM si tratta del quarto trimestre consecutivo di declino dei ricavi al di sotto delle previsioni degli analisti. Uno scenario che non può che porre estrema pressione sugli amministratori delegati Jim Balsillie e Mike Lazardis, che dovranno cercare di rinvigorire l’offerta commerciale della società.
A deludere fortemente le stime degli analisti sono anche i dati di vendita del Playbook, il tablet di casa Research In Motion, che non è stato evidentemente in grado di fronteggiare la concorrenza del leader incontrostato del mercato, l’iPad di Apple. RIM ha infatti dichiarato di aver diramato 150 mila unità di Playbook verso i venidtori al dettaglio, meno di un terzo del mezzo milione che invece furono posti in vendita nel primo trimestre successivo allo sbarco del tablet sul mercato, avvenuto a maggio. Nel solo ultimo trimestre – solo per avere u ntermine di paragone impietoso – Apple ha venduto oltre 11 milioni di iPad.