Si parla tanto dell’importanza del Made in Italy, eppure il nostro paese non fa nulla per perdere gli esponenti principali di questo marchio e vanto: è il caso della Fratelli Gancia, azienda celebre per i suoi spumanti, la quale è stata acquistata da una compagnia russa Roustam Tariko (attiva soprattutto nella produzione e commercializzazione di vodka) per una cifra vicina ai cento milioni di euro. L’intesa è stata siglata nei giorni scorsi, con delle previsioni ben precise. In effetti, è stato stabilito che la cessione aziendale riguarderà una quota del 70% al gruppo russo, il resto invece rimarrà alla famiglia (c’è un’opzione di acquisto anche su di essa).
Secondo l’ex numero uno della società, Carlo Pavesio, si tratta di una operazione che ha messo in risalto e fornito il giusto valore al fatturato e al marchio della Fratelli Gancia, anche se fa sempre un po’ sensazione assistere a derive di questo tipo. La storia della casa astigiana è davvero antica e risale addirittura al 1850, quando vi fu la fondazione ufficiale. Da allora, questo nome è divenuto sinonimo di qualità e passione, grazie soprattutto alle tecniche usate per ottenere gli spumanti, attraverso un accorto dosaggio d’uva, completamente differente da quello tipico degli champagne.
Gli ultimi dati sono eloquenti, visto che sono stati prodotti ben venticinque milioni di bottiglie, un risultato possibile con gli oltre duemila ettari di terra a disposizione; c’è però anche da precisare che la crisi degli ultimi anni ha causato qualche problema di bilancio, dunque questa cessione non deve stupire più di tanto, si tratta dell’unico tentativo possibile per rimanere in vita, affidarsi a un gruppo più forte. Secondo la Coldiretti questo interesse dei colossi esteri per il nostro comparto agroalimentare può provocare un calo dell’interesse nei confronti del Made in Italy, un rischio che il nostro paese non può permettersi se non vuole perdere un valore aggiunto così importante.