Billabong International Ltd. ha subito un brusco passo indietro nelle negoziazioni alla Borsa australiana dopo che il produttore di abbigliamento ha affermato di aver contratto le previsioni sui propri profitti semestrali, che potrebbero diminuire di circa 26 punti percentuali. Le azioni della società hanno così subito un crollo di circa il 44% a 2,03 dollari australiani alla chiusura delle negoziazioni, per il più grave passo indietro da quando sbarcò in Borsa, nel lontano 2000.
A causa del declino riscontrato, la capitalizzazione di mercato di Billabong è scesa a quota 518 milioni di dollari australiani (circa 514 milioni di dollari statunitensi), contro 1,5 miliardi di dollari australiani conseguiti alla fine dello scorso anno fiscale. Le vendite della compagnia stanno subendo un periodo di lunga debolezza nei principali mercati di destinazione, a causa di un declino commerciale nell’area nordamericana, di una evidente flessione della domanda europea, e del freddo inizio dell’estate australiana.
Il recupero della quota di mercato di Billabong potrebbe pertanto essere molto lungo, e non è nemmeno scontato che sia accompagnato da una solida ripresa delle vendite.
Nel semestre che terminerà il 31 dicembre 2011, l’EBITDA dovrebbe calare tra i 70 milioni di dollari australiani e i 75 milioni di dollari australiani, contro i 94,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. La previsione che la compagnia ha emanato sui profitti della parte finale dell’anno è pertanto il 30% in meno rispetto a quanto precedentemente auspicato dagli analisti di Citigroup.
Le vendite nei cinque mesi terminati il 30 novembre sono invece cresciute di 12 punti percentuali, contro il + 25% dei tre mesi terminati il 30 settembre 2011. Se il trend di rallentamento delle vendite dovesse continuare, lo scenario diventerebbe estremamente difficile per poter garantire l’attuale redditività alla struttura della compagnia australiana.
Continueremo ad aggiornarvi sull’evoluzione dei dati della società, e del suo comparto di riferimento.