Mancava solo l’ufficialità, e l’ufficialità è arrivata. Toyota Motor perde il primato del mercato mondiale delle quattro ruote in favore di General Motors, con la compagnia giapponese che si vede scavalcata anche dall’europa Volkswagen, in una corsa che ha visto i protagonisti nipponici evidentemente penalizzati da quanto accaduto in conseguenza del terremoto dell’11 marzo 2011, che ha falcidiato la produzione degli impianti locali della società.
I numeri, d’altronde, lasciano ben poco spazio all’interpretazione. General Motors ha venduto oltre 9 milioni di autoveicoli nel corso del 2011, mentre Volkswagen, pur second leader di mercato, si è dovuta accontentare di piazzare sul mercato circa 8 milioni di unità. Circa 100 (forse 150) mila vetture in più di quanto riuscirà a fare Toyota stando all’attuale livello di prenotazioni per gli ultimissimi giorni del 2011 (una flessione che rispetto al 2010 è stata pari a 6 punti percentuali).
Come detto, a pesare sull’andamento di Toyota sono stati, soprattutto, gli effetti legati a quanto è accaduto nel Paese del Sol Levante l’11 marzo 2011, con il terremoto prima, lo tsunami poi, il terrore nucleare quindi, che hanno ridotto drasticamente le abitudini produttive del “just in time” consolidato dalla casa giapponese.
Di contro, nei primi 11 mesi dell’anno General Motors ha venduto 8,79 milioni di unità, con uno sviluppo di oltre 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e fa sapere di poter superare quota 9 milioni di unità grazie al numero degli ordinativi previsti per dicembre, mese che dovrebbe poter permettere un’accelerazione del ritmo di vendite da parte della compagnia statunitense.
Volkswagen ha invece reso noto che a fine novembre aveva venduto 7,51 milioni di unità, con una previsione di chiusura dell’esercizio a quota 8 milioni di veicoli.
Il prossimo anno – sostiene Toyota – si contraddistinguerà per un ritorno alla normalità e, chissà, alla leadership mondiale. Sarà vero?