Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che – tra i primi provvedimenti del suo esecutivo, vi sarà anche lo slittamento dei giorni festivi infrasettimanali al lunedì, con decorrenza dal 2012. La motivazione è semplice, e non è nuova nemmeno per i nostri confini (anche in Italia si discusse, per poi abortirla, di una simile proposta): cercare di favorire la competizione delle imprese, evitando ponti dannosi per la produttività e per i consumi.
In Italia, come abbiamo appena ricordato, una simile idea non è mai stata portata a serio compimento. Probabilmente – riteniamo – poiché l’iniziativa non è stata presentata per quella che era, ma è stata invece paventata come una “rivoluzione” all’interno del calendario delle festività dei lavoratori italiani, che invece da un simile provvedimento avrebbero potuto trarre anche qualche vantaggio.
Concretamente, infatti, si sarebbe potuto cercare di spostare al venerdì precedente o al lunedì seguente, le feste del Santo Patrono locale, di Pasquetta e di Santo Stefano. Una iniziativa che sarebbe dovuta partire anzi tempo (considerato che per modificare il calendario c’è tempo fino al 30 novembre dell’esercizio precedente), e che stando all’attuale ordine delle cose, non dovrebbe vederl la luce nemmeno nel successivo 2013.
Il passo di cui sopra sembra invece essere alla portata della Spagna, che in tal senso cerca di allinearsi con altri ordinamenti europei e internazionali, che prevedono l’accorpamento delle festività con il giorno precedente o successivo al weekend.
In Italia, la proposta potrebbe partire come sperimentale scegliendo una delle festività dell’anno: considerato che il Santo Patrono porterebbe confusione (poiché ricadrebbe su centinaia di diversi giorni dell’anno, e che il 25 aprile e il 1 maggio sembrano intoccabili, chissà che nei prossimi anni non ci capiti di festeggiare il 26 dicembre il 27, il 28, o il 29 del mese.