Apple avrebbe deciso di assumere l’ex manager di Adobe Todd Teresi, al fine di responsabilizzarlo con il ruolo di responsabile della propria divisione iAd, che si occupa dell’importante business dell’advertising per i supporti mobili. A pubblicizzare la notizia, tre persone ritenute molto vicine ai vertici societari, che hanno pertanto di fatto lanciato l’ufficializzazione del nuovo ribaltone all’interno delle più alte sfere della compagnia di Cupertino.
Teresi, che è stato vice presidente del media solutions group di Adobe, starebbe già lavorando in Apple come vice presidente di iAd, sotto la responsabilità di Eddy Cue, uno dei vice presidenti, già manager supervisore dei business relativi all’iTunes e all’App Store, due delle principali fonti di ricavo della società statunitense.
Il business relativo all’iAd, lanciato nel 2010, vorrebbe essere la rampa di lancio della leadership di Apple nel segmento della pubblicità su dispositivi di telefonia mobile. Un sistema, quello di Apple, che ha ottenuto alcuni positivi riscontri dalle grandi corporate come Walt Disney, ma che invece non sembra fidelizzare abbastanza altri big del settore, che riterrebbero i costi di iAd superiori a quelli dei principali competitors di Apple e, peraltro, il sistema iAd funzionante solo nei dispositivi Apple.
È probabile che l’ingresso di Teresi ai vertici di iAd possa generare l’opportuna spinta competitiva di Apple in un mercato che – stando a quanto affermano le ricerche EMarketer – dovrebbe essere valutato intorno ai 4,4 miliardi di dollari entro il 2015. È anche probabile che la mossa di Apple possa generare qualche riscontro sostanziale da parte di Google, che di quel mercato vorrebbe conservare un ruolo di leadership nel lungo termine.
La grande G dispone infatti di una quota di mercato pari al 23,8% (secondo i dati IDC), seguita dalla Millennial Media (con il 16,7%) e dalla Apple (con il 15,1%). Probabilmente, tuttavia, la situazione è destinata a cambiare: Apple sembra infatti essere intenzionata a ridurre il gap nei confronti di Google già entro il 2012.