Facebook si sta preparando a sbarcare in Borsa, con una IPO da record. Per il “Wall Street Journal”, secondo cui il valore sarebbe compreso tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, il dossier potrebbe essere depositato Mercoledì. “La data esatta” di questo passo preliminare prima della IPO è ancora oggetto di discussioni, secondo il quotidiano finanziario, il quale sostiene che la banca di investimenti Morgan Stanley avrebbe ottime possibilità di condurre l’operazione. Anmche Goldman Sachs potrebbe svolgere un ruolo importante.
Il 25 gennaio, Bloomberg aveva indicato che lo scambio di titoli del social network, che vanta più di 800 milioni di utenti in tutto il mondo, era stato sospeso sulle piattaforme private come Second Market o SharePost privati. Questo lasciava supporre una imminente decisione sull’introduzione in Borsa di Facebook.Da mesi corre voce che Facebook potrebbe mettere in vendita qualcosa come 10 miliardi di azioni. Sarebbe una delle più grandi IPO di tutti i tempi, la sesta negli Stati Uniti (dietro quelle di Visa e General Motors) e la quindicesima a livello mondiale, secondo la società di ricerche Renaissance Capital. Sarebbe di gran lunga la più grande operazione di IPO per il settore high-tech. “Sarà il più grande evento dell’anno finanziario nel mondo dell’high tech”, aveva commentato alla fine del 2011 Josh Bernoff, analista di Forrester Research.
Gli analisti stimano che l’operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. La primavera è il periodo in cui si ritiene, con maggiore probabilità possa prendere il via questa mega-sottoscrizione pubblica. La buona tenuta degli indici di borsa potrebbe essere compromessa dal lancio di questa operazione? Data la volatilità sui mercati azionari mondiali, che da mesi ormai si registra, una tale conseguenza non sarebbe sorprendente.
Mercoledì scorso, lo studio legale della società guidata da Mark Zuckerberg ha deciso di sospendere il riconoscimento delle transazioni sui titoli Facebook effettuati sui mercati privati. Gli scambi possono ancora verificarsi, ma non saranno approvate fino a Lunedì, ha precisato il blog DealBook del New York Times.
Tale sospensione è stata decretata nel momento in cui le banche pubblicano il prospetto per l’IPO di Faceboook? La diffusione di un tale documento rappresenta il primo passo per una società che vuole aprire il proprio capitale. C’è una ricchezza di informazioni che dovrebbe consentire agli investitori di ottenere un quadro chiaro circa lo stato di salute finanziaria della società, ma anche il modo in cui guadagna (o prevede di farlo) dei soldi. Cosa che, nel caso di cui stiamo parlando, suscita molta curiosità.
Il prospetto contiene le informazioni sulla valutazione della società e dovrebbe fornire una forchetta di prezzo entro la quale le azioni saranno offerte al pubblico. Mercoledì, Sharepost, un mercato privato in cui si scambiano le azioni Facebook ha registrato una transazione di 70 mila titoli ad un prezzo unitario di 34 dollari. A questo prezzo, Facebook vale circa 82 miliardi dollari, secondo quanto ha calcolato DealBook.
Facebook si sta preparando a sbarcare in Borsa, con una IPO da record. Per il “Wall Street Journal”, secondo cui il valore sarebbe compreso tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, il dossier potrebbe essere depositato Mercoledì. “La data esatta” di questo passo preliminare prima della IPO è ancora oggetto di discussioni, secondo il quotidiano finanziario, il quale sostiene che la banca di investimenti Morgan Stanley avrebbe ottime possibilità di condurre l’operazione. Anmche Goldman Sachs potrebbe svolgere un ruolo importante.
Il 25 gennaio, Bloomberg aveva indicato che lo scambio di titoli del social network, che vanta più di 800 milioni di utenti in tutto il mondo, era stato sospeso sulle piattaforme private come Second Market o SharePost privati. Questo lasciava supporre una imminente decisione sull’introudzione in Borsa di Facebook.
Da mesi corre voce che Facebook potrebbe mettere in vendita qualcosa come 10 miliardi di azioni.Sarebbe una delle più grandi IPO di tutti i tempi, la sesta negli Stati Uniti (dietro quelle di Visa e General Motors) e la quindicesima a livello mondiale, secondo la società di ricerche Renaissance Capital. Sarebbe di gran lunga la più grande operazione di IPO per il settore high-tech.
“Sarà il più grande evento dell’anno finanziario nel mondo dell’high tech”, aveva commenttao alla fine del 2011 Josh Bernoff, analista di Forrester Research.
Gli analisti stimano che l’operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. La primavera è il periodo in cui si riiene, con maggiore probabilità possa prendere il via questa mega-sottoscrizione pubblica.
La buona tenuta degli indici di borsa potrebbe essere compromessa dal lancio di questa operazione? Data la volatilità sui mercati azionari mondiali, che da mesi ormai si registra, una tale conseguenza non sarebbe sorprendente.
Mercoledì scorso, lo studio legale della società guidata da Mark Zuckerberg ha deciso di sospendere il riconoscimento delle transazioni sui titoli Facebook effettuati sui mercati privati. Gli scambi possono ancora verificarsi, ma non saranno approvate fino a Lunedì, ha precisato il blog DealBook del New York Times.
Tale sospensione è stata decretata nel momento in cui le banche pubblicano il prospetto per l’IPO di Faceboook? La diffusione di un tale documento rappresenta il primo passo per una società che vuole aprire il proprio capitale.
C’è una ricchezza di informazioni che dovrebbe consentire agli investitori di ottenere un quadro chiaro circa lo stato di salute finanziaria della società, ma anche il modo in cui guadagna (o prevede di farlo) dei soldi. Cosa che, nel caso di cui stiamo parlando, suscita molta curiosità.
Il prospetto contiene le informazioni sulla valutazione della società e dovrebbe fornire una forchetta di prezzo entro la quale le azioni saranno offerte al pubblico.
Mercoledì, Sharepost, un mercato privato in cui si scambiano le azioni Facebook ha registrato una transazione di 70 mila titoli ad un prezzo unitario di 34 dollari. A questo prezzo, Facebook vale circa 82 miliardi dollari, secondo quanto ha calcolato DealBook.