Il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Christine Lagarde è tornata ad esercitare nuova pressione sulle banche, al Forum economico mondiale di Davos (WEF). Il numero uno dell’Istituto di Washington si è detta insoddisfatta delle proposte fino ad ora avanzate per cancellare una parte del debito della Grecia. Christine Lagarde ha tuttavia accolto con favore la ripresa dei negoziati su questo tema, tre mesi dopo che gli investitori hanno accettato di ridurre del 50% il valore del debito greco, che ammonta a oltre 200 miliardi di euro.
“È giunto il momento, la pressione è aumentata considerevolmente perché una soluzione sia trovata”, ha detto Christine Lagarde, in occasione di un dibattito sulle prospettive economiche per il 2012, nel corso del quale l’assenza dei leader della zona euro, in particolare della Germania, è stata notata.Più in generale, Christine Lagarde ha affermato che alcuni dei paesi che utilizzano la moneta unica hanno un margine di manovra per rilanciare la crescita e sostenere così l’area dell’euro nel complesso, la cui economia è minacciata da un ritorno alla recessione. E ha altresì avvertito che i 17 paesi dell’euro non dovrebbe intraprendere la strada (quella drastica dei tagli alla spesa), tutti alla stessa velocità o impegnandosi in operazioni della medesima grandezza. “Alcuni paesi devono accelerare l’attuazione del risanamento delle finanze pubbliche, ma altri hanno ancora tempo”, ha dichiarato Lagarde a Davos. Il direttore dell’FMI ha ammesso che alcuni paesi, senza specificare quali, dispongono ancora di una certa flessibilità.
Per quanto riguarda l’istituzione che dirige, Christine Lagarde ha ribadito che l’FMI ha bisogno di più risorse per sostenere il ritorno alla stabilità dell’economia globale. Il Fondo ha recentemente affermato di aver bisogno di 500 miliardi di dollari di fondi aggiuntivi. Christine Lagarde ha sottolineato, tuttavia, che se le risorse dell’FMI fossero aumentate in modo significativo, si creerebbe un senso di fiducia tale per cui non si renderebbe nemmeno necessario farvi ricorso.
Gli europei hanno promesso di versare quasi 200 miliardi dollari al Fondo monetario internazionale, ma ne mancano ancora 300 per raggiungere l’obiettivo dei 500 miliardi che Mme Lagarde si è prefisso. “Ecco perché sono qui con la mia piccola borsa, per raccogliere qualche soldo”, ha commentato.