Intesa Sanpaolo può vantare un record che non è da tutti: in effetti, l’istituto di credito di Torino è riuscito a conquistare per il terzo anno consecutivo un posto nella classifica delle aziende più sostenibili a livello internazionale. L’elenco ricomprende ben cento imprese di ogni settore, in base al giudizio che è stato espresso dalla compagnia Corporate Knights, una rivista che ha sede in Canada e che si occupa proprio di tematiche che sono strettamente legate all’ambiente (il cosiddetto capitalismo sostenibile per la precisione). Il riconoscimento è senza dubbio prestigioso, soprattutto per il fatto che è stato ottenuto in più occasioni, una sorta di testimonianza dell’impegno del gruppo in tale ambito. Tra l’altro, se si vuole essere ancora più dettagliati, bisogna precisare che Intesa Sanpaolo è una delle sei banche mondiali che sono presenti in questa classifica, oltre che l’unica azienda del nostro paese che è riuscita a entrarvi.
In pratica, in questa maniera si può comprendere chi ha realmente sviluppato e contribuito a creare delle strategie che sono volte a gestire nel migliore dei modi i rischi e le varie opportunità dal punto di vista ambientale, sociale e della governance interna. L’analisi di Corporate Knigths dura ormai da sette anni, quindi si può ben comprendere l’importanza di tali dati. Oltre quattromila aziende in tutto il mondo sono valutate in questo senso, con undici indicatori che poi danno vita alla classifica finale.
Qualche esempio? Le imprese sono giudicate in base al rispetto dell’ambiente, ma anche per le risorse umane, la politica che viene utilizzata per quel che concerne le retribuzioni e anche l’impegno dei manager nell’innovare e rendere le pratiche più trasparenti. Tra l’altro, le cento aziende sostenibili sono state rese note nel corso del World Economic Forum di Davos. Per Intesa si tratta di un nuovo traguardo di rilievo dopo la conquista di un posto nell’indice americano Dow Jones Sustainability.