Commerzbank ha dichiarato che l’agitazione causata dalla crisi del debito sovrano continua a minacciare l’attività del gruppo. La banca tedesca ha pubblicato risultati trimestrali penalizzati da svalutazioni per 700 milioni di euro sul debito sovrano greco. L’utile netto dell’intero anno 2011 ammonta a 638 milioni di euro, inferiore alle attese degli analisti che scommettevano su un risultato pari a 699 milioni di euro, e contro 1,4 miliardi di euro registrati alla fine dell’esercizio 2010. L’utile netto del quarto trimestre è salito a 316 milioni di euro, dai 257 milioni dell’analogo periodo nell’anno precedente. Il risultato operativo su base annua si attesta a 507 .
L’Amministratore delegato Martin Blessing ha altresì annunciato che la seconda banca tedesca avrebbe condotto un aumento di capitale di circa un miliardo di euro per rafforzare il proprio bilancio, mentre Commerzbank cerca di rispettare i requisiti patrimoniali imposti dall’EBA, l’Autorità Bancaria Europea. Blessing ha sottolineato l’elevato grado di incertezza, che continua a prevalere a causa della crisi del debito sovrano europeo e della situazione in Grecia.
La svalutazione di quasi tre quarti delle obbligazioni greche detenute in portafoglio si è tradotta in un onere di 942 milioni di euro.
Commerzbank ha aggiunto di essere esposta, per la somma complessiva di 12,3 miliardi di euro, ai debiti sovrani di Portogallo, Italia, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Salvata dal governo tedesco, grazie ad una iniezione di 18 miliardi di euro dopo il crollo di Lehman Brothers, Commerzbank sta ora cercando nuovi fondi per rafforzare il proprio capitale.
L’Autorità bancaria europea ha stimato che Commerzbank dovrà ricapitalizzarsi, per un importo pari a 5,3 miliardi di euro. La banca ha precisato che le misure intraprese (ristrutturazione e vendita di asset) hanno permesso al gruppo di ridurre tale somma, che si attesterebbe ora a 1,8 miliardi di euro.
La crisi del debito, unitamente alla volatilità dei mercati, ha fortemente scalfito i profitti delle banche europee. Deutsche Bank, Credit Suisse e Credit Agricole hanno tute e tre archiviato il 2011 in rosso, mentre Barclays ha chiuso il suo peggior trimestre in tre anni. Per l’anno fiscale corrente, Commerzbank si aspetta utili operativi solidi nel suo core business, che comprende credito alle imprese e clienti privati, banche d’investimento e le sue filiali in Europa orientale. Questa previsione non include, tuttavia, la controllata dei finanziamenti garantiti da attività che nel 2011 ha accusato una perdita di quattro miliardi di euro.
Martin Blessing ha detto di aspettarsi che la banca centrerà il suo obiettivo di raggiungere un profitto operativo annuale pari a quattro miliardi , verso il 2015. Nel quarto trimestre, la banca ha generato un risultato operativo di 163 milioni di euro dopo una perdita di 855 milioni nel terzo trimestre. Nel quarto trimestre 2010, l’utile operativo è stato pari a 256 milioni di euro. Il risultato registrato tra ottobre e dicembre, tuttavia, è stato favorito da una plusvalenza eccezionale di € 735.000.000 realizzati nell’ambito del rimborso del debito ibrido.
Ancora una volta, la banca non pagherà un dividendo ai propri azionisti in quanto ha registrato una perdita annuale, stando ai principi contabili tedeschi, perdite dovute principalmente a svalutazioni sui mutui della sua controllata Eurohypo.