Borsa Italiana sta imponendo delle norme nuove e da approfondire per quel che concerne alcune delle operazioni più importanti che si svolgono ogni giorno: il debutto ufficiale di queste misure specifiche è previsto per il 2 aprile prossimo, dunque manca meno di un mese all’entrata in vigore a cui si sta facendo riferimento e che rappresenta una delle conseguenze principali degli ultimi inviti espressi dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa). L’obiettivo che si intende perseguire in questo senso è presto detto, vale a dire la garanzia di un funzionamento ancora migliore dal punto di vista tecnico e un uso maggiormente efficiente delle strutture tecnologiche e informatiche che di solito accompagnano le varie attività finanziarie.
La stessa compagnia ha voluto chiarire questi dettagli tramite un apposito messaggio del suo numero uno, Raffaele Jerusalmi. Di cosa si tratta esattamente? Le sanzioni previste sono quelle per le negoziazioni che sono poste in essere mediante delle tecnologie particolari: in pratica, si sta parlando delle operazioni che danno vita all’introduzione di una grande quantità di ordini in un tempo relativamente molto breve, quello che in gergo finanziario è conosciuto come Hft (l’acronimo in questione sta proprio a indicare l’High Frequency Trading), di norma effettuato per riuscire a ottenere dei ricavi dalle piccole modifiche tariffarie. L’aspetto negativo di tale negoziazione è che essa favorisce soprattutto la volatilità in qualsiasi tipo di scambio, tanto da mettere a rischio perfino il funzionamento dei vari listini.
Nell’ipotesi in cui il rapporto tra gli ordini che sono stati inviati e i contratti portati a termine sarà superiore a 100:1, allora vi saranno delle sanzioni. La piazza di riferimento sarò il Mercato Telematico Azionario: si parla di un centesimo di euro di penale per ogni ordine in eccesso, mentre non saranno contemplati altri mercati importanti come l’ExtraMot, il Sedex, EtfPlus e il Mercato Telematico Obbligazionario (meglio noto con la sigla Mot).