Research In Motion, la compagnia canadese “madre” dei noti smartphone BlackBerry, ci riprova. Al fine di risollevare le vendite, duramente penalizzate dalla concorrenza di alcuni competitors internazionali (Apple in testa), la società nord americana sembra essere fermamente intenzionata a sviluppare nuovi dispositivi che possano ridurre il gap accumulato nel corso degli ultimi anni, e che ha provocato non pochi scossoni in sede aziendale.
Proprio al fine di accorciare le distanze con i concorrenti, la Research In Motion avrebbe dichiarato di essere quasi pronta a fornire agli sviluppatori di software dei prototipi della nuota piattaforma BlackBerry, permettendo in tal modo agli stessi produttori di programmi di poter predisporre un’offerta ricca e compatibile alla nuova gamma di smartphone della compagine.
Circa 2 mila dei nuovi BlackBerry saranno consegnati a un campione di sviluppatori già selezionati, permettendo pertanto loro di realizzare in tempi rapidi nuove applicazioni, o consentendo loro di adattare quelle esistenti per la nuova piattaforma.
Ma cosa accadrà alle strategie commerciali di RIM? Per il momento, l’unico dato noto (poiché confermato dalla stessa azienda), è che Research In Motion vuole lanciare i primi modelli dei nuovi smartphone entro la fine del 2012. Di conseguenza, è probabile che la società canadese sia costretta ad affrontare nuovi, difficili trimestri prima della presumibile boccata d’ossigeno sul finire dell’anno.
Poche le notizie riguardo alle caratteristiche del nuovo dispositivo. Un mistero che secondo le strategie RIM dovrebbe cercare di attrarre la curiosità e l’interesse di sviluppatori e consumatori, ma che rischia di portare a sfinimento l’appeal dei prodotti RIM, peraltro già eroso da alcuni flop recenti. Un recente sondaggio condotto da Appcelerator e IDC, a comprova di quanto appena affermato, riportava che ben l’89% degli sviluppatori di software si mostrava molto interessato a produrre nuove app per iPhone, contro il solo 16% per i BlackBerry, e il 79% dell’Android.
► RIM, CONTINUA IL DECLINO COMMERCIALE DI BLACKBERRY