Grandi movimenti nel mondo bancario spagnolo. Con un’operazione dal controvalore di circa un miliardo di euro, Caixa Bank ha rilevato Banca Civica, dando di fatto vita al più grande gruppo bancario spagnolo, con asset per 342 miliardi di euro e 179 miliardi di euro di depositi. “Mi aspetto un’ondata di fusioni” – aveva d’altronde affermato il presidente di Caixa, Isidro Faine, con una dichiarazione che oggi sembra essere particolarmente profetica vista e considerata l’evoluzione che hanno assunto le trattative con la Civica. Ma non solo: la mossa del duo spagnolo sembra altresì essere una pronta risposta alle richieste del governo, che aveva auspicato a gran voce la possibilità che i big nazionali potessero unirsi per dare vita a colossi in grado di ripianare le perdite e competere ad armi pari su livello internazionale.
“L’operazione” – ha precisato Faine in un comunicato stampa recentemente riportato da Bloomberg – “crea valore per gli azionisti di entrambe le banche generando un gruppo con un solido potenziale di crescita e un futuro più forte per Caixa in un contesto di mercato difficile”. L’operazione valorizzerebbe, in merito, Civica per un controvalore di 1,97 euro per azione, ben al di sotto dei 2,7 euro per azione relativi all’offerta pubblica iniziale del luglio 2011.
Sottolineiamo ancora come – stando alla lettura dei primi intenti del neonato gruppo – vi sarebbero sinergie per circa 540 milioni di euro entro il 2014, mentre non dovrebbero esservi ostacoli sul raggiungimento dei parametri imposti dall’Eba (a dicembre il Core Tier 1 era al 10,4% e, stando a quanto si legge su Bloomberg News, non dovrebbe scendere al di sotto del 9%).
Non sono da escludersi, a questo punto, nuove mosse societarie che possano replicare l’atteggiamento di Caixa e Civica, genernado altri big iberici.