Il testo normativo del cosiddetto Decreto Liberalizzazioni è noto da tempo, ma alcune novità stanno cominciando a subentrare da poco tempo: la giornata odierna è stata fondamentale in questo senso, visto che proprio a partire da oggi l’istituto di credito che sarà chiamato ad erogare i prestiti finanziari non potrà più svolgere il tipico doppio ruolo. In pratica, si sono spesso verificati dei casi in cui le banche hanno ricoperto sia il ruolo di beneficiarie che di distributrici delle polizze assicurative, un conflitto di interessi che andava senza dubbio interrotto per i vari svantaggi che ha arrecato. Il riferimento non può che andare alle polizze che sono collegate ai contratti di mutuo.
In effetti, questo mercato ha generato un volume di affari piuttosto consistente, vale a dire oltre due miliardi di euro, ma ciò che ha indispettito i clienti sono state le numerose criticità: i consumatori sono stati praticamente obbligati a sottoscrivere una apposita polizza di assicurazione, in tutto in maniera contestuale all’erogazione di un contratto di mutuo o, per l’appunto, di un prestito finanziario. Gli effetti negativi sono stati di tutta evidenza, in primis la proposta delle polizze in questione da parte del già citato istituto erogante, a danno dei costi e della concorrenza. I cambiamenti dovranno essere rilevanti.
Con il decreto, infatti, le stesse banche e gli intermediari finanziari avranno l’obbligo di sottoporre ai clienti e ai risparmiatori almeno due preventivi distinti che fanno capo a due società assicuratrici diverse, ovviamente non riconducibili all’erogante. Come hanno sottolineato gli esperti, in questa maniera gli istituti non potranno che ridimensionare le provvigioni e, di conseguenza, le loro tariffe, tanto che per i consumatori si prospettano spese minori. A tal proposito l’Isvap era intervenuto sulle polizze collegate ai mutui nel corso del 2010, stabilendo il rimborso della quota parte di premio unico e non goduto a causa della surroga del mutuo.