Le imposte e le tasse locali rappresentano un gravame davvero insopportabile per i contribuenti italiani. L’ultimo calcolo di questo tipo è stato elaborato dalla Cgia di Mestre, l’associazione veneta che rappresenta idealmente gli interessi degli artigiani e delle piccole e medie imprese; nel dettaglio, è stato analizzato il peso di questi stessi tributi, i quali “vantano” purtroppo un’incidenza di ben 1.230 euro per ogni singolo cittadino. La pressione è quindi molto forte e contribuisce a una vera e propria stangata per i portafogli nazionali. La stessa confederazione è riuscita a ottenere una simile stima grazie alla somma di tutte quelle entrate fiscali che vengono pagate dai contribuenti alle varie amministrazioni, come ad esempio i comuni, le province e le regioni, basando il tutto sulla popolazione residente nel nostro paese. Ne è venuta fuori una classifica molto particolare, in cui si ambisce più che altro a far parte delle ultime posizioni.
In effetti, il fatto che la Lombardia occupi ben otto delle dieci posizioni dell’elenco non è certo incoraggiante, perché vuol dire che la maggior parte degli enti della regione settentrionale sono più propensi a tartassare i residenti. La prima piazza, in questo caso senza nessun onore, l’ha conquistata Varese, comune che ha fatto rilevare una pressione di ben 1.714 euro per ogni contribuente.
Seguono a ruota altre due municipalità lombarde, vale a dire Lecco (1.681 euro) e Bergamo, ma non sono da meno neanche Monza e Bologna, tutti al di sopra dei 1.660 euro per la precisione. Sondrio, Rieti e Pavia completano la lista in questione, mentre la graduatoria del nostro paese è occupata agli ultimi posti da diverse città del Sud, ovvero Caltanissetta e Agrigento (poco al di sopra dei settecento euro), mentre la sarda Lanusei vanta appena 671 euro pro capite. Purtroppo, le prospettive future non sono migliori di quelle attuali, tanto che nel 2012 è previsto un aumento generalizzato di questa tassazione.