Azimut, gruppo che viene definito dal suo stesso portale web come la più grande realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano, ha fatto registrare un mese di marzo davvero positivo per quel che concerne la propria raccolta netta di risparmio gestito: in effetti, questo stesso dato è risultato positivo per ben 308 milioni di euro, un importo a cui hanno contribuito in larga misura le divisioni relative a due fondi del Lussemburgo, vale a dire Az Fund Multi Asset e Az Fund 1 (circa duecento milioni del totale). In questa maniera, il primo trimestre del 2012 può essere archiviato in maniera incoraggiante, dato che la stessa raccolta netta si è attestata sui 619 milioni di euro, un traguardo molto importante per la compagnia quotata a Piazza Affari.
Tra l’altro, le gestioni patrimoniali dei clienti di tipo istituzionale sono state determinanti per conseguire degli obiettivi così ambiziosi, anche se non è la prima volta che il flusso è così positivo per Azimut. Un’altra stima interessante è senza dubbio quella delle masse, visto che il totale appena menzionato ricomprende il risparmio che è stato amministrato, il quale lo scorso ha superato per la prima volta i diciotto miliardi di euro (le masse gestite hanno apportato ben sedici miliardi).
Non è andata male nemmeno la fase di recruiting per quel che concerne i promotori finanziari, una professione di cui si parla molto in questi ultimi tempi; in effetti, i primi tre mesi dell’anno hanno consentito alle divisioni Consulenza, Investimenti e Apogeo di incamerare trentadue nuove unità, tanto che ormai questa rete può definirsi davvero ampia, con oltre 1.400 promotori in totale. Secondo quanto affermato da Pietro Giuliani, numero uno e amministratore delegato della società, questi dati mettono in luce la validità e l’efficacia delle scelte del gruppo, con una riorganizzazione della rete storica che sta già cominciando a produrre i primi effetti positivi.