Stando a quanto afferma un report condotto dalla Federal Reserve, nel corso del mese di febbraio il credito al consumo sarebbe aumentato in misura inferiore alle aspettative. Il credito erogato sarebbe infatti giunto di 8,7 miliardi di dollari, il minimo negli ultimi quattro mesi dopo un incremento di 18,6 miliardi di dollari già rilevato nel corso del mese di gennaio, che a sua volta costituì un risultato superiore alle previsioni della stessa Fed.
Gli economisti, per quanto concerne il mese di gennaio, auspicavano un incrmento di 12 miliardi di dollari, evidentemente disatteso dalla relatà. Il dato è inoltre abbinabile con un’evoluzione sempre più pessimistica sull’evoluzione delle finanze da parte dei consumatori statunitensi, che non sembrano fidarsi particolarmente tanto del futuro a breve termine dell’economia e delle finanze del mercato nord americano.
Le erogazioni di carte di credito “sono rallentate un pò” – ha dichiarato Aneta Markowswa, economista alla Societe Generale di New York – “dopo un incremento piuttosto sostenuto nel corso degli ultimi mesi, dato l’avvicinamento al periodo delle vancanze”.
Per quanto riguarda il solo debito non rotativo – incluso quello per i finanziamenti studio, e i prestiti per l’acquisto di auto e arredi casa – i dati denotano un incremento di 10,9 miliardi di dollari a febbraio, per il più lieve aumento degli ultimi quattro mesi.
“La situazione migliora in maniera lieve” – dice invece il responsabile finanziario della Kroger, una delle principali catene di vendita all’ingrosso degli USA, Michale Schlotman, riferendosi alla fiducia dei consumatori locali. “Le persone che vogliono spendere un po’ di più per gli acquisti all’interno dei nostri negozi, sembrano essere più fiduciosi sul futuro di qualche tempo fa; di contro, i consumatori che hanno problemi di budget, sono significativamente preoccupati dall’evoluzione del proprio portafoglio nei prossimi mesi”.