Buone notizie per Microsoft. Il gigante del software mondiale ha infatti conseguito utili trimestrali superiori alle attese degli analisti di mercato, grazie a una domanda più elevata delle stime proveniente dal software per imprese. Gli utili netti sono così stati pari a 5,11 miliardi di dollari, o 60 centesimi di azione, in lieve diminuzione rispetto ai 5,23 miliardi di dollari, o 61 centesimi per azione, conseguiti durante lo stesso periodo dello scorso anno, come confermato dalla compagnia di Redmond in un recente comunicato stampa.
Gli analisti avevano invece predetto una media di 57 centesimi di dollaro per profitto. I ricavi da vendite sono cresciuti di 6 punti percentuali a 17,4 miliardi di dollari, oltre i 17,2 miliardi di dollari frutto delle elaborazioni da parte degli analisti di mercato. Come già anticipato, gran parte del merito è riconducibile al traino della domanda complessiva generato dal pacchetto di software di produttività Office, dai sistemi operativi Windows 7 e dai software per i server.
La società intende inoltre lanciare, nel corso dell’anno, la nuova versione del suo sistema operativo, Windows 8: una mossa che potrebbe aiutare la società a conquistare o mantenere importanti fette di mercato.
Sul fronte dei costi, Microsoft ha annunciato che la propria proiezione dei costi operativi per l’anno fiscale che inizierà il 1 luglio sarà pari a una forbice compresa tra i 30,3 miliardi di dollari e i 30,9 miliardi di dollari, con un incremento di quasi 8 punti percentuali rispetto allo scorso anno: a penalizzare questa crescita degli oneri aziendali è principalmente l’insieme di costi legati al debutto di alcuni prodotti, come confermato dal chief financial officer Peter Klein durante una recente intervista. Nell’attuale esercizio, invece, le spese si dovrebbero fermare tra i 28,3 miliardi di dollari e i 28,7 miliardi di dollari, al di sotto delle previsioni di gennaio, che davano le spese tra i 28,5 miliardi e i28,9 miliardi.
► MICROSOFT E NOKIA AL CAPEZZALE DI BLACKBERRY