General Electric, big della finanza e dell’industria americana, ha annunciato di aver chiuso i primi tre mesi del 2012 con un profitto pari a più di 3 miliardi di dollari, in flessione di circa 10 punti percentuali rispetto a quanto previsto dagli analisti. Particolarmente positiva sembra esser stata la prestazione delle attività industriali, che hanno potuto controbilanciare la contrazione della redditività in altre business unit del colosso statunitense.
In maniera ancor più dettagliata, General Electric avrebbe sostenuto di aver riportato per il primo trimestre 2012 utili in diminuzione del 10% rispetto a un anno fa, con controvalori in termini assoluti da 3,43 miliardi di dollari agli attuali 3,03 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, il fatturato è sceso a quota 35,18 miliardi di dollari, rispetto ai 38,3 miliardi di dollari del primo trimestre dello scorso anno.
Ancora, stando a quanto comunicato dal gruppo, la divisione infrastrutture avrebbe generato ricavi per 11,17 miliardi di dollari, mentre la divisione GE Capital avrebbe conseguito un giro d’affari di 11,44 miliardi di dollari. Si è invece fermato a 4,3 miliardi di dollari il fatturato della divisione Healthcare, e a 4,89 miliardi di dollari i ricavi della divisione Aviation.
I ricavi del settore industriale sono aumentati di 14 punti percentuali nel trimestre considerato, con un incremento degli ordinativi di 20 punti percentuali a 23,1 miliardi di dollari. “Abbiamo identificato in precedenza due importanti catalizzatori per i nostri azionisti” – ha dichiarato l’amministratore delegato Jeff Immelt commentando i dati trimestrali – “e cioè la crescita in doppia cifra degli utili della divisione industrial e il ritorno di Ge Capital a pagare dividendi alla casa madre. I risultati odierni dimostrano che stiamo raggiungendo gli obiettivi di crescita della divisione industriale e che Ge Capital continua a rafforzarsi”.
Continueremo a tenervi informati sugli andamenti delle principali corporate e, in particolar modo, sul fronte delle trimestrali in corso di pubblicazione.