PepsiCo, uno dei leader mondiali nel comparto della produzione di beni alimentari, ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2012 con buoni risultati di conto economico, I profitti sono infatti giunti a quota 69 centesimi di dollaro per azione, due centesimi in più del consensus degli analisti. Gli utili netti del trimestre sono infatti diminuiti di 1,4 punti percentuali a 1,13 miliardi di dollari, o 71 centesimi per azione, rispetto a 1,14 miliardi di dollari, o 71 centesimi di dollari, dello stesso periodo dell’anno precedente.
Tra le principali determinanti di questi positivi risultati, è possibile annoverare l’ampliamento della distribuzione di prodotti alimentari su base territoriale, e l’introduzione di nuovi beni all’interno dei mercati emergenti, al fine di incrementare le vendite. La società, al fine di contenere i costi, ha altresì dato il via a una riorganizzazione delle risorse umane che ha condotto all’eliminazione di 8.700 posti di lavoro, e ha incrementato la spesa sul marketing di circa 600 milioni di dollari, nella speranza di ottenere quote di mercato dal principale rivela, Coca–Cola.
Per quanto concerne le prime righe del conto economico, il fatturato è cresciuto di 4,1 punti percentuali a 12,4 miliardi di dollari. I ricavi netti della divisione latino americana sono cresciuti di 11 punti percentuali a causa dell’incremento dei prezzi di pari proporzione. Ottimo l’andamento delle vendite nel mercato messicano, dove la crescita dei volumi è stata stabilmente in doppia cifra per l’intero periodo.
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Globalmente i prezzi sono cresciuti di 5,5 punti percentuali, aiutando così i conti della società a compensare una buona parte dei 300 milioni di dollari di sovrapprezzo sulle materie prime. In merito, intervistato da Bloomberg Television, il chief financial officer Hugh Johnston ha dichiarato di non poter essere in grado di anticipare ulteriori incrementi dei prezzi nel 2012.
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