Amazon, il principale rivenditore al dettaglio online al mondo, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi e utili oltre le stime degli analisti. Il merito dei buoni risultati di periodo della compagnia americana è attribuibile principalmente alla forte domanda per i Kindle, e alla tenuta più che soddisfacente dell’intera gamma dei servizi e-commerce per i venditori.
Gli utili netti sono così potuti balzare a quota 130 milioni di dollari, o 28 centesimi per azione, contro i 201 milioni di dollari, o 44 centesimi per azione, conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi da vendite e da prestazioni sono invece cresciuti di 34 punti percentuali a 13,2 miliardi di dollari, contro stime degli analisti pari a 12,9 miliardi di dollari (gli stessi osservatori attendevano profitti netti per 7 centesimi per azione).
Soddisfatto di quanto ottenuto il chief executive officer Jeff Bezos, che sta cercando di incrementare la platea di utenti del portale anche in questo momento congiunturale non certo molto favorevole. Lo strumento per attirare nuova clientela sembra essere principalmente la nuova edizione del Kindle, in vendita dallo scorso novembre, e oramai consolidatamente al numero 2 dei dispositivi tablet dietro le spalle del leader iPad, di Apple.
► AMAZON, CI SI INTERROGA SULLE CAPACITA’ DI CRESCITA
Il margine operativo di Amazon, una delle principali misure di redditività della gestione caratteristica, è stato pari a 1,46 punti percentuali durante il primo trimestre considerato, contro margini pari a 1,79 punti percentuali per l’intero 2011, il livello più basso dal 2001 ad oggi.
Secondo quanto affermato dalla società statunitense, gli introiti operativi del secondo trimestre dovrebbe oscillare tra una perdita di 260 milioni di dollari a un guadagno di 40 milioni di dollari. Gli analisti consultati da Bloomberg stimano invece un introito operativo di 184 milioni di dollari. Le vendite, nel periodo in questione, saranno comprese tra 11,9 miliardi di dollari e 13,3 miliardi di dollari.