Sono tempi davvero duri quelli che sta vivendo Safilo, azienda padovana nota per la sua produzione e distribuzione di occhiali da vista: la compagnia veneta si sta infatti apprestando a rendere concreti altri mille esuberi, un numero che fa paura soprattutto se si aggiunge agli altri 518 che sono stati dichiarati qualche mese fa per quel che concerne gli stabilimenti presenti in Friuli. Per molti dipendenti vi sarà dunque la mobilità, come è emerso chiaramente dall’ultimo meeting che ha visto coinvolti Roberto Vedovotto, ad del gruppo, e i sindacati. Il motivo per una scelta simile e tanto dolorosa è presto detto, in effetti le difficoltà economiche e produttive che sono vissute ogni giorno si sono inasprite con la perdita della licenza Armani, visto che quest’ultima è finita nelle mani di Luxottica.
In termini pratici, il passaggio di consegne è costato alla stessa Safilo la perdita di ben venti punti percentuali di fatturato. Le sigle sindacali sono invece di un altro parere e si sono dette convinte del fatto che tali esuberi non sono altro che il risultato delle ultime strategie aziendali. Le richieste sono specifiche e precise, vale a dire il blocco immediato di queste procedure di mobilità e l’istituzione e costituzione di un piano industriale ed economico che possa venire maggiormente incontro alle esigenze di tutti.
Gli stabilimenti di tutta Italia sono ovviamente in stato di agitazione, tanto che gli straordinari non sono più possibili e non viene dato spazio a nessuna forma di flessibilità per quel che riguarda gli orari di lavoro. Gli incontri tra le parti proseguiranno ora fino al prossimo 28 maggio, ma l’obiettivo rimane soltanto quello di gestire nel migliore dei modi gli esuberi in questione. Intanto, però, il titolo è calato decisamente a Piazza Affari, cedendo 0,41 punti percentuali e attestando la propria quota fino a 4,85 euro, segno che la situazione è davvero delicata.