Panasonic, una delle società giapponesi più note sul fronte dell’elettronica di consumo, ha pubblicato dei dati di periodo particolarmente deludenti se confrontati con le attese degli analisti. L’anno fiscale 2011 / 2012 (che per la compagnia nipponica si è concluso il 31 marzo), trascina al ribasso i principali valori di conto economico per l’azienda di Osaka, che ha dovuto affrontare dei trimestri non proprio agevoli.
Ne consegue che i profitti netti dovrebbero probabilmente abbassarsi a quota 50 miliardi di yen (circa 627 milioni di dollari), contro previsioni dei principali osservatori di mercato che stimavano intorno a 106 miliardi di yen (più del doppio) il volume degli stessi profitti. Il risultato è ad ogni modo sensibilmente migliore di quello riscontrato nell’anno precedente, quando il colosso tecnologico affrontò una perdita record di 772 miliardi di yen.
Tra le principali determinanti di questa imponente flessione dei profitti, il calo della domanda di TV sul mercato internazionale, e la perdita di competitività da parte delle società giapponesi nei confronti delle rivali sud coreane, come la vicina Samsung Electronics, o la LG Electronics.
► PANASONIC STIMA PERDITE INGENTI
Le vendite di TV, nell’anno in corso, diminuiranno probabilmente intorno ai 15,5 milioni di unità, rispetto alle 17 milioni di unità dell’anno recentemente conclusosi sotto il profilo fiscale. La società ha altresì stimato profitti operativi di 60 miliardi di yen dalla divisione che gestisce i sistemi audio visivi, e un profitto di 3 miliardi di yen dalla divisione energetica. Le previsioni per l’intero annuo dovrebbero altresì essere influenzate in maniera piuttosto pesante dall’andamento dei cambi valutari, con Panasonic che attende un cambio medio pari a 78 yen per dollaro e 103 yen per euro.
Nello stesso periodo, Sony dovrebbe ottenere un profitto netto di 30 miliardi di yen nell’anno fiscale in corso, contro i 61,4 miliardi di yen previsti dagli analisti.