Vivendi ha chiuso il primo trimestre dell’anno con utili che hanno superato le stime dei principali analisti di mercato. Il merito sembra essere interamente riconducibile ai risultati conseguiti dalla divisione musicale, e da altri business caratteristici della compagine francese, che hanno permesso alla società di navigare in maniera piuttosto positiva in un mare sempre più ricco di concorrenti agguerriti, e pronti a sottrarre importanti quote di mercato all’azienda transalpina.
Vivendi ha così dichiarato di aver chiuso la prima parte dell’anno con profitti netti pari a 823 milioni di euro, contro una stima degli analisti pari a circa 765 milioni di euro. I ricavi da vendite e da prestazioni sono cresciuti di 0,9 punti percentuali a 7,1 miliardi di euro, con una performance anch’essa superiore alla maggior parte delle previsioni da parte degli analisti, e spinta al rialzo dai ricavi di Universal Music Group e della divisione brasiliana GVT.
La divisione wireless SFR ha “pesato” per il 41% di tutti i ricavi ottenuti da Vivendi, e per il 35% dei profitti conseguiti nel periodo. Dal 1 agosto 2012 la divisione sarà guidata dal nuovo chief executive officer Michel Combes, con l’obiettivo di migliorare la redditività della struttura aziendale tagliando i costi sulle reti, sui computer e sui servizi di call-center.
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Per quanto concerne i principali concorrenti di Vivendi, segnaliamo la straordinaria performance di Iliad, il provider fondato da Xavier Niel, che ha conquistato 2,6 milioni di sottoscrittori nei suoi soli primi 80 giorni del servizio di telefonia mobile, con una prestazione senza precedenti. La società, che opera su una rete libera, è divenuta così il quarto operatore di telefonia mobile in Francia, con pacchetti di servizio con un prezzo a partire da soli 2 euro. È altamente probabile che il trend positivo di Iliad possa prolungarsi anche nel corso del breve termine.