Il riassetto azionario di Edison ha già prodotto una prima conseguenza: si tratta della cessazione dell’incarico di direttore finanziario da parte di Massimiliano Masi, come è stato comunicato nelle ultime ore dalla stessa compagnia energetica. Il ruolo in questione sarà ora assunto ad interim da quello che è l’amministratore delegato della spa milanese, Bruno Lescoeur. L’esperienza di Masi presso la seconda compagnia del nostro paese per quel che concerne tale settore è stata davvero breve. In effetti, la nomina come chief financial officer (Cfo) risale allo scorso mese di settembre, con l’incarico vero e proprio che è stato assunto il 1° ottobre del 2011. Questo vuol dire che si è trattato di appena sette mesi di attività.
L’insediamento di Masi era stato agevolato dalla designazione di Delmi, la holding dei soci italiani di Edison, visto che è proprio quest’ultima ad avere la prerogativa sul ruolo in base alla governance aziendale. Ma in che cosa consiste esattamente questo riassetto di cui si sta tanto parlando? Anzitutto, bisogna precisare che sia l’Antitrust (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) che la Consob (la Commissione Nazionale di Società e Borsa) hanno fornito il loro via libera ufficiale. Gli ultimi dettagli per quel che riguarda il closing si riferiscono a Edf e A2A, altre due compagnie del settore che sono impegnate da tempo in trattative molto intense.
Proprio la giornata di ieri è stata caratterizzata dal closing dell’intera operazione. In effetti, Edison, Delmi e Alpiq hanno proceduto in questo senso, con Edipower che ha trasferito a Delmi la proprietà della quota del 50% del capitale complessivo: in cambio, è stato incassato il prezzo che era stato convenuto, vale a dire 684 milioni di euro, somma a cui occorre aggiungere altri 554 milioni per quel che riguarda la restituzione di Edipower della quota di prestito soci (si tratta della porzione che è di competenza di Edison stessa).