Non è stato facile, indolore e rapido, ma dopo diverso tempo, finalmente, Google è riuscita a metter mano sulla Motorola Mobility. Un altro tassello va così a porsi all’interno del mosaico prodotti del motore di ricerca, che cerca di perseguire una strategia di crescita sostenibile sia sul mercato locale che su quello internazionale, respingendo l’agguerrita concorrenza di buona parte dei principali competitors su territorio nazionale.
Il motore di ricerca acquista infatti, con l’obiettivo di migliorare la sua posizione su piattaforme mobili, la divisione di Motorola. Il prezzo, pari a 12,5 miliardi di dollari, spinge la transazione ad essere una delle più importanti dell’anno nel comparto di riferimento, e giunge a ultimazione di un lungo processo (oltre un anno dall’annuncio originario), determinato dalle lungaggini burocratiche resesi necessarie dall’ottenimento delle opportune autorizzazioni dell’Antitrust.
L’acquisto di Motorola Mobility da parte di Google avviene a un price pari a circa 40 dollari per azione: mai, il motore di ricerca statunitense, aveva speso così tanto per aggiudicarsi una ambita preda nelle sue periodiche operazioni di shopping. Segno che evidentemente, l’azienda guidata da Sergey Brin e Larry Page crede molto al business della mobilità, tanto da tenere duro all’interno dell’intricato percorso che ha visto come protagonista principale l’Autorità americana per la concorrenza, e quella “collega” europea, che dal momento dell’annuncio (agosto 2011) , ha preso parecchio tempo per fornire il proprio via libera alla transazione.
Google fa inoltre sapere di aver nominato Dennis Woodside quale amministratore delegato della Motorola Mobility. L’attuale numero 1, Sanjay jha, che ha gestito le trattative di fusione, ha affermato di aver lasciato l’incarico, come peraltro previsto.
Gli osservatori si ritengono discretamente soddisfatti della conclusione della trattativa. Occorrerà ora comprendere, nei prossimi trimestri, quanto l’operazione potrà incidere sui bilanci Google, con un ritorno che non è atteso nel breve periodo.