Unicredit e l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) non sono mai stati così vicini come in questo momento: in effetti, è stato appena siglato un importante accordo tra il celebre istituto di credito e l’ente in questione, con Federico Ghizzoni, amministratore delegato del gruppo di Piazza Cordusio, e Paolo Buzzetti, numero uno dell’associazione, a sugellare il tutto. L’intento è quello di sfruttare al massimo tutte quelle opportunità che si presentano attualmente a livello di mercati internazionali. Ma di cosa si tratta con precisione e quali sono i vantaggi che potrebbero essere conseguiti? L’impegno dei due attori menzionati è preciso, si vuol dar vita a una sinergia che possa essere il più concreta e efficace possibile per quel che concerne il territorio.
D’altronde, bisogna ricordare che il sistema Ance ha un’ampia diffusione nel nostro paese, così come pure si può dire della rete Unicredit, visto che non sono poche le specializzazioni, in primis quella relativa agli investimenti in nazioni straniere. Insomma, volendo semplificare al massimo il discorso, si punta con decisione a un miglioramento della qualità delle piccole e medie imprese nazionali, più precisamente quelle che hanno l’ambizione di travalicare i confini italiani e affidarsi ai business esteri. Questo accordo, inoltre, è parte integrante di un progetto ancora più vasto e che prende il nome di “Ripresa cantieri Italia”; quest’ultimo, infatti, è stato firmato e sottoscritto giusto un anno fa da Ance e Unicredit, nel tentativo di offrire una risposta pronta e importante alla crisi economica che attanaglia tutto il mondo.
Nel dettaglio, è stato predisposto un finanziamento di ben due miliardi di euro e da sfruttare per progetti nell’ambito del real estate. In aggiunta, verrà predisposto un osservatorio capace di rendere il mercato ancora più trasparente e sicuro. Sarà l’internazionalizzazione delle aziende a far riprendere l’Italia? Le intenzioni sono da premiare, ora occorrerà vedere se anche i risultati lo saranno.