Le vendite di Toyota Motor negli Stati Uniti stanno divenendo nuovamente molto imponenti. Sebbene di scarsa significatività, rispetto a un anno fa lo sviluppo percentuale delle vendite è infatti davvero straordinario: all’epoca, tuttavia, il terremoto che si era abbattuto sull’arcipelago giapponese, e il conseguente tsunami e la crisi nucleare, aveva di fatto interrotto le linee produttive, generando serissimi pregiudizi alla tenuta dei conti societari.
Le vendite di veicoli leggeri nel corso del mese di maggio sono cresciute del 31 per cento a 1,39 milioni di unità. Le vendite di veicoli industriali sono cresciute a un volume annualizzato a quota 14,4 milioni di unità. Grazie al buon giro d’affari conseguito da Toyota Motor nel corso della primissima parte dell’anno, la quota di mercato di Toyota è cresciuto di quasi un punto percentuale negli Stati Uniti, consolidando la terza piazza dopo General Motors e Ford Motor.
Molto bene anche le vendite di Honda, cresciute del 53 per cento. Chrysler Group manterrà comunque la guida dell’incremento delle vendite dei produttori auto americane, con una crescita del 40 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’apprezzamento delle vendite di Ford è invece cresciuto di circa 12 punti percentuali, con la compagnia americana che sta incrementando le linee produttive in alcuni impianti del Nord America, aumentando la capacità produttiva di circa 400 mila veicoli su base annua.
“La vendita di alcune best seller di mercato come la Focus, le F-Series con EcoBoost, la Explorer hanno impattato su un magazzino troppo stretto” – ha dichiarato un analista di Goldman Sachs in un report compilato il 21 maggio scorso – “Ford dovrà cercare di incrementare la propria capacità produttiva”.
Secondo le ultime previsioni, infine, le vendite di Nissan Motor dovrebbero essere cresciute del 29 per cento nel mese di maggio, grazie alla rivisitazione della Altima sedan.