Moody’s, una delle più note agenzie di rating di tutto il mondo, si è abbattuta con la sua scure anche sulla Germania. L’istituto ha infatti scelto di ridurre il rating ad alcuni istituti di credito tedeschi, continuando ad analizzare la tenuta del big di riferimento, Deutsche Bank, e certificando – nel tempo – che lo stato di salute dell’economia di Berlino sarebbe comunque “buono”, soprattutto se confrontato con quanto sta accadendo nei vicini confini.
Ad ogni modo, Moody’s ha scelto di ridurre di un notch il rating di sette banche tedesche, e delle rispettive controllate, assumendo come determinante fondamentale l’aumento del rischio “per la la qualità degli asset bancari legati all’area euro e della limitata capacità di assorbire ulteriori perdite”, con impatti conseguenti sul patrimonio degli istituti
Per quanto concerne i provvedimenti di Moody’s, i tagli hanno riguardato Commerzbank (da A2 ad A3), Eurohypo (da A3 a Baa2), Dekabank Deutsche Girozentrale (da Aa3 ad A1), Dz Bank (da Aa3 ad A1), Landesbank Baden-Wuerttemberg (da A2 ad A3), Landesbank Hessen-Thueringen (da A1 ad A2), Norddeutsche Landesbank (da A2 ad A3) e Unicredit Bank (da A2 ad A3).
► IMPATTO DEL CREDIT RATING SUL TRADING FOREX
Per tutti gli istituti appena ricordati, con la sola eccezione di Unicredit, l’outlook è divenuto stabile (era negativo a febbraio), in principale conseguenza dei punti di forza riconosciuti da Moody’s, tra cui spiccano il basso rischio di funding, la scarsa esposizione sulle sofferenze immobiliari e corporate (che stanno invece generando seri gratta capi ad altri mercati bancari nazionali) e il buono stato di salute dell’economia tedesca (ripetiamo, invidiabile rispetto alla quasi totalità dei partner europei).
Moody’s ha anche provveduto a comunicare che proseguirà l’analisi del rating di Deutsche Bank e che comunicherà i risultati nel prossimo futuro.
Ad essere tagliati, anche i rating delle tre principali banche austriache, Unicredit Bank Austria, Raiffeisen Bank International e Erste Group Bank.