L’euro appare sempre più come una moneta insicura e pronta a spaccarsi da un momento all’altro, ma molti italiani hanno ancora fiducia: è quello che è emerso in modo chiaro dall’ultimo sondaggio che è stato condotto dalla Confesercenti, una delle principali associazioni di imprese del nostro paese, la quale ha voluto testare qual è il sentimento attuale dei cittadini della Penisola nei confronti della moneta unica europea. I dibattiti sono più che mai accesi sulla convenienza in questione, ma ben il 58% di coloro che sono stati intervistati per conto della confederazione si è detto convinto della solidità e della resistenza dell’euro a tutte le difficoltà che si stanno accumulando da troppo tempo a questa parte. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare che un decimo del campione (l’11% per la precisione) è ancora più fiducioso, tanto da dirsi sicuro circa l’assenza di grandi pericoli, sia nel breve che nel lungo periodo.
Il pessimismo si è invece insidiato nel 17% degli italiani presi in considerazione. Come si può leggere un sondaggio del genere? È la stessa Confesercenti a dettare le linee guida. In effetti, non bisogna in alcun modo illudersi per un riscontro positivo: l’opinione pubblica italiana ha pronunciato ancora un sì alla divisa continentale, ma è ovvio che le percezioni cambieranno in maniera radicale qualora l’Unione Europea non dovesse essere in grado di risolvere in fetta i propri problemi, in particolare quelli politici.
In aggiunta, non si deve dimenticare che i mercati non sono ancora stati in grado di avvertire una reale e concreta adesione tra i ventisette stati membri, con molte responsabilità da addebitare anche all’Italia. È proprio per questo motivo che il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha deciso di stringere i tempi per salvare l’euro; la sua ultima intervista all’emittente americana Cnn ha messo un intervento anche tra meno di tre mesi.