Il mercato dei carburanti italiani è sempre una fonte di discussioni e approfondimenti. L’ultimo riguarda un’analisi che è stata condotta da Gl Events, più precisamente il suo Ufficio Studi: in pratica, si tratta di una struttura di ricerca che è specializzata nel mercato dell’automobile, una continuazione naturale della compagnia che organizza fiere ed eventi. Ebbene, secondo questo studio, i consumi di benzina e gasolio dello scorso mese di gennaio sono stati caratterizzati da un calo deciso, vale a dire 2,3 punti percentuali, salvo poi aumentare nei mesi successivi al 16,6% (febbraio), all’8,7% (marzo), al 14,85 (aprile) e al 9% (maggio). Il riferimento deve andare ai consumi per autotrazione.
Dunque, i primi cinque mesi dell’anno attualmente in corso non sono stati certo incoraggianti e le cause sono diverse. In particolare, l’economia ha subito un brusco rallentamento nel suo complesso, tanto che la domanda per il trasporto delle merci è diminuita in modo sensibile, così come anche l’utilizzo di veicoli privati. Ovviamente, poi, non si possono dimenticare i picchi da brivido raggiunti dalle tariffe delle pompe e distributori, oltre al prelievo fiscale che incide proprio sui carburanti in questione. Dei rincari si è parlato molto, come anche dei possibili rimedi, dalla Borsa dei carburanti fino alle proposte commerciali della Fiat, ma la situazione non è certo migliorata.
La crescita, pari a ben ventuno punti percentuali, ha inciso profondamente sui consumi, il cui declino totale è stato quantificato in oltre il 10%. La spesa è comunque salita fino a quota 27,54 miliardi di euro, un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quel che riguarda, invece, la componente fiscale, l’incremento è stato pari al 31,3%, con il relativo gettito in deciso rialzo. Infine, si può accennare alla componente industriale media ponderata, il cui +11% riflette la quota che si riferisce al settore petrolifero e ai distributori di benzina e gasolio.