Un nuovo accordo consente all’Enel di vendere l’intero capitale relativo a Endesa Ireland: in pratica, si sta facendo riferimento a una delle principali società controllate dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, la spagnola Endesa, la cui divisione irlandese è stata ora ceduta alla scozzese Sse (Scottish and Southern Energy), ma non si tratta comunque di un fulmine a ciel sereno. In effetti, questo piano di dismissioni era stato già messo a punto e annunciato da tempo dalla spa romana. In pratica, il corrispettivo per il capitale in questione è stato quantificato in 270 milioni di euro, una cifra ottenuta grazie a un opportuno meccanismo di aggiustamento al prezzo di chiusura e che tiene anche conto della valutazione di diritti di emissione di anidride carbonica.
Il valore di impresa (quello che in inglese viene definito come “enterprise value”) è pari a 382 milioni di euro, un altro numero importante, dato che sarà utile per determinare l’impatto positivo sull’indebitamento netto dal punto di vista finanziario. Gli stabilimenti di Endesa in Irlanda sono soprattutto quelli in grado di generare energia elettrica, con una capacità installata che è arrivata fino a oltre mille megawatt, vale a dire più di un decimo della capacità totale del paese nordeuropeo, come ha precisato l’Enel stesso in una nota.
Due di questi impianti funzionano ad olio, altri due a gasolio, mentre vi sono tre siti che beneficiano del ciclo combinato e che sono ancora in costruzione. D’altronde, la divisione irlandese era piuttosto appetibile, visti i risultati conseguiti nel corso del 2011, ovvero un fatturato di novanta milioni di euro e un margine operativo lordo fissato a trentotto milioni per la precisione. La precedente composizione azionaria del gruppo in questione prevedeva una presenza minima di Endesa (0,02%) e una più massiccia da parte di Endesa Generacion con il suo 99,98%. Nei prossimi mesi si attendono altre dismissioni dello stesso tipo.