Secondo quanto affermato dalla Commissione Nazionale per le riforme e lo sviluppo, i prezzi dei veicoli passeggeri, sul mercato cinese, sarebbero diminuiti ai minimi livelli degli ultimi due anni a causa del peggioramento dello scenario dei venditori. Il prezzo medio di vendita al dettaglio è così calato di 1,1 punti percentuali a maggio su aprile, per il calo mensile più profondo dal giugno 2010.
La contrazione dei prezzi delle auto sul mercato cinese alimenta le opinioni di chi ritiene che la domanda al consumo stia subendo un evidente rallentamento, che potrebbe minare alla base le speranze di un prolungamento della crescita economica cinese in proporzioni simili a quelle del recente passato. Ne deriva la richiesta, da più parti, di una politica piuttosto aggressiva per stimolare il mercato locale.
“Il mercato si sta rapidamente deteriorando” – afferma un analista della SinoPac Securities Asia – “il calo dei prezzi continuerà a incidere ulteriormente sulla capitalizzazione dei venditori auto”. Il tempo medio di permanenza di un’autovettura negli showroom cinesi è così cresciuto a quota 2 mesi nel mese di maggio, contro gli oltre 45 del mese di aprile.
► VENDITE AUTO IN CINA OLTRE LE ATTESE DEGLI ANALISTI
In precedenza, l’associazione cinese di produttori auto aveva riportato un dato statistico secondo cui i complessivi rifornimenti all’ingrosso di veicoli passeggeri a maggio avevano subito un’impennata del 23 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, toccando quota 1,28 milioni di unità.
In tal senso, le consegne di auto ai venditori hanno superato le stime della maggior parte degli analisti, che non auspicavano consegne superiori a quota 1,2 milioni di unità.
La strategia dei rivenditori potrebbe tuttavia rivelarsi dannosa: rifornirsi in grandi quantitativi potrebbe infatti creare dei fondi di magazzino piuttosto difficili da smaltire, soprattutto se la situazione delle vendite al dettaglio non subirà una pronta inversione di tendenza rispetto a quanto in precedenza formulato.