Oracle, il mega gruppo americano guidato dal manager Larry Ellison, ha pubblicato i propri dati relativi all’andamento del bilancio d’esercizio 2011 – 2012. Periodo che, comunica la società, si sarebbe concluso con un reddito netto in crescita del 17 per cento a quota 9,978 miliardi di dollari, con profitti in crescita dell’8 per cento nel solo quarto trimestre fiscale dell’esercizio, a quota 3,45 miliardi di dollari. Risultati che hanno battuto le attese degli analisti, conferendo un po’ di rinnovata fiducia sulla tenuta dei conti del big statunitense.
Sempre stando a quanto comunica la società, l’utile per azione si sarebbe collocato intorno a quota 2,42 dollari per l’intero anno, e a 0,82 dollari per il trimestre, contro attese rispettivamente pari a 2,42 dollari e 0,78 dollari. I ricavi sono invece cresciuti del 4 per cento a quota 37,12 miliardi nell’intero esercizio, con una crescita che invece è rallentata fino all’1% (a 10,92 miliardi di euro) nel corso del più recente quarto trimestre dell’anno.
La società ha inoltre affermato di volersi impegnare in una nuova operazione di buy back (il riacquisto delle proprie azioni) per un totale di 10 miliardi di dollari. Le azioni così acquistate dovrebbero poi servire per cancellare parte del capitale, e aumentare gli utili futuri.
► TIM COOK IL CEO PIù PAGATO AL MONDO
I ricavi da software – calcolati a cambi costanti – sono cresciuti dell’11 per cento. Nonostante tutto la società decide di proseguire nella diversificazione dei ricavi sull’hardware, nel quale le vendite – nel corso dell’ultimo trimestre – sono tuttavia calate del 16 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dati che hanno sollevato più di qualche dubbio sull’efficacia dell’acquisizione di Sun Microsystems.
► ORACLE, UTILI E VENDITE DELUDONO GLI ANALISTI
L’amministratore delegato del gruppo, Larry Ellison, ha voluto esplicitamente smentire i timori di “flop” della transazione Oracle – Sun, affermando che l’operazione di acquisizione porterà i suoi frutti nel medio termine.