Ci sono degli eventi atmosferici che purtroppo non possono che provocare danni irreversibili al settore agricolo: è il caso degli ultimi nubifragi che si sono verificati in territorio veneto negli ultimi giorni e che hanno riservato molto vento e molta grandine alle campagne locali. In pratica, i coltivatori della regione settentrionale devono fare i conti con distruzioni incredibili per quel che concerne prodotti importanti, in primis il mais, il frumento, la frutta e anche molte piante. La Coldiretti ha già monitorato e quantificato la situazione a cui si sta facendo riferimento, tanto che si può parlare di danni da maltempo per svariati milioni di euro. Il Sud del nostro paese deve invece affrontare il caldo eccessivo provocato dall’anticiclone dell’Africa già ribattezzato come Scipione.
L’associazione ha provveduto a mettere in luce dei casi emblematici, come ad esempio quelli dei terreni agricoli compresi tra Camposampiero e Castelfranco, come anche a Massanzago e Borgoricco (tutte queste città si trovano in provincia di Padova); anche a Salzano (provincia di Venezia) la grandinata ha messo in mostra il suo lato più distruttivo, con un vento fortissimo. È ovvio che i contadini temano la grandine in questo periodo dell’anno, anche perché le coltivazioni si trovano in un momento di piena produzione.
Come se non bastasse, gli eventi del Veneto seguono fin troppo da vicino quelli del Piemonte, con le provincie di Asti, Torino e Cuneo che hanno dovuto affrontare i danni ai vigneti, alle coltivazioni di ortaggi e a quelle dei seminativi. Insomma, l’estate del 2012, almeno in questa zona della Penisola, si conferma piuttosto anomala, con neve, pioggia, caldo, siccità e molti temporali, un mix di eventi che risulta essere letale. Gli sfasamenti stagionali e la diversa distribuzione delle piogge hanno più volte messo alla prova le campagne, il settore agricolo rischia seriamente di essere messo in ginocchio se si dovesse continuare con tale trend.