Alcoa ha chiuso in rosso il secondo trimestre con perdite pari a due milioni di dollari (ovvero zero centesimi per azione) contro un utile di 322 milioni (28 centesimi per azione) registrato lo scorso anno. Esclusi gli oneri straordinari, il primo produttore al mondo di alluminio ha tuttavia concluso con un utile pari a 63 milioni, 6 centesimi per azione, superiore alle attese. Gli analisti di Wall Street, infatti, avevano previsto un risultato pari a 5 centesimi per azione. In ribasso del 9,4% anche le vendite, da 6,59 a 5,96 miliardi.
Nel secondo trimestre, il gruppo ha beneficiato di un aumento degli ordini provenienti dai settori automobilistico e aerospaziale negli Stati Uniti. Il CEO Klaus Kleinfeld, relativamente ottimista rispetto alle prospettive della seconda metà dell’anno, grazie soprattutto a Cina e Stati Uniti, e ha confermato la sua previsione di crescita della domanda mondiale di alluminio del 7%, dopo un +10% nel 2011.Il colosso americano ha inoltre riportato un fatturato di 5,96 miliardi, in calo del 9,4% su base annua, ma praticamente invariato rispetto al trimestre precedente. Il margine operativo lordo (EBITDA) rettificato, che si attesta a 517 milioni dollari, è sceso del 50% su base annua e del 17% nel 1° trimestre 2012. Il gruppo ha incrementato le proprie liquidità tra 1,3 e 1,7 miliardi di dollari in un anno.
“Anche se i prezzi dell’alluminio crollano, i fondamentali del mercato rimangono solidi e caratterizzati da una forte domanda rispetto a un’offerta vincolata”, ha aggiunto Kleinfeld. In breve, dicono gli analisti, i risultati di Alcoa e, soprattutto, i commenti del suo CEO, non suggeriscono un crollo della domanda nei prossimi mesi mentre il mercato mondiale beneficia di una riduzione delle sovraccapacità di produzione cinesi.
Le importazioni di alluminio da parte della Cina sono aumentate del 128% su base annua. I prezzi dell’alluminio dovrebbero dunque tornare a salire. Nel complesso la performance di Alcoa è confortante, al di sopra delle attese, soprattutto grazie a un incremento degli ordini provenienti dai settori auto e aerospaziale, che per adeguarsi alla recente normativa sono costretti a produrre veicoli più leggeri.
Mentre alcuni investitori considerano gli utili di Alcoa come un indicatore primario dei profitti aziendali, la reazione del titolo dopo l’annuncio dei risultati trimestrali del colosso americano dell’alluminio potrebbero essere il migliore indicatore per il mercato. Le prestazioni di Alcoa riflettono tradizionalmente più ampie tendenze economiche globali in quanto l’alluminio viene utilizzato in una vasta gamma di prodotti, dagli aerei ai materiali da costruzione. L’industria dell’alluminio ha recentemente sofferto la notevole debolezza dei prezzi, con un aumento delle scorte di magazzino, mentre la domanda si è rivelata fiacca, in un contesto economico stagnante.
Venerdì toccherà a JPMorgan e Wells Fargo. Le due grandi banche americane ufficializzeranno in mattinata i rispettivi risultati trimestrali.