Le pensioni sono un argomento sempre molto attuale nel nostro paese, soprattutto alla luce dell’ultima riforma del lavoro che è stata varata dal governo Monti: ecco perché la giornata di domani sarà molto importante da questo punto di vista con un appuntamento previsto a Roma, più precisamente nella Sala Mancini della Direzione Generale dell’Inps (quartiere Eur).
In pratica, nella Capitale è prevista la diffusione pubblica degli ultimi dati relativi a uno studio che è stato condotto dal Consiglio Nazionale degli Attuari e dal relativo ordine nazionale, vale a dire quello intitolato “La mortalità dei percettori di rendita in Italia”. Come si può intuire da tale denominazione, l’attenzione verrà rivolta alle aspettative di vita di quei cittadini che vanno in pensione all’età di sessantacinque anni. L’incontro in questione sarà fondamentale per analizzare in ogni minimo dettaglio le statistiche relative agli ultimi ventinove anni, per la precisione il periodo temporale che è compreso tra il 1980 e il 2009; in aggiunta, si provvederà anche a presentare quelle che sono le previsioni più attendibili fino al 2040. Insomma, queste pubblicazioni interessano parecchio i dipendenti privati e quelli pubblici, ma anche i medici, gli avvocati, i lavoratori autonomi e quelli dello spettacolo.
Tra l’altro, sono previsti importanti interventi, come quello di Mauro Nori, direttore generale dell’Inps, ma anche di Giampaolo Crenca, numero uno del Consiglio Nazionale degli Attuari. Le speranze di vita del 2011 si sono attestate su valori ben precisi. In particolare, gli uomini possono arrivare fino a 78,8 anni, mentre le donne oltre gli ottantaquattro, numeri che fanno intuire sin da subito come il nostro paese vanti una delle popolazioni più longeve al mondo. Questo “invecchiamento”, però, comporta anche delle influenze sull’economia nazionale, visto che il calcolo della pensione dipende anche da queste aspettative di vita: domani si potrà approfondire al meglio l’argomento, soprattutto il modo in cui sono evolute le varie forme assicurative.