Occorreva un via libera importante per procedere all’acquisizione di Windjet da parte di Alitalia: si parlava da diverso tempo di questa operazione che sta vedendo coinvolta la nostra ex compagnia di bandiera e ora è giunto il sì condizionato da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Perché l’Antitrust non ha approvato in maniera totale?
Entrando maggiormente nello specifico di questa vicenda, l’authority in questione ha pubblicato proprio ieri una nota, precisando come il via libera deve essere ancora subordinato a delle nuove misure, in particolare quelle che siano in grado di contrastare ed eliminare tutti gli effetti che sono contrari alla libera concorrenza e che si sarebbero creati sulle rotte aeree del caso, vale a dire Palermo-Milano, Catania-Roma e Catania-Milano. L’Agcm ha espresso le sue richieste in modo chiaro e perentorio. Anzitutto, le quattro stagioni che seguiranno quella attuale e ancora in corso dovranno consentire alla stessa Alitalia di rilasciare cinque coppie di slot che sono gestite da Windjet.
Nel dettaglio, due di queste coppie dovranno essere cedute in relazione alla rotta che collega Catania all’aeroporto milanese di Linate, un’altra coppia è quella che si riferisce a Palermo-Milano, mentre le ultime due non possono che riguardare la rotta tra Catania e l’aeroporto romano di Fiumicino. In aggiunta, si tratta delle fasce della mattina (tra le sette e le nove) e quella serale (dalle 19 alle 21 per la precisione). Tutte queste vendite, comunque, non potranno essere perfezionate se non vi sarà un soggetto in grado di monitorare il tutto, un trustee che sia completamente indipendente da Alitalia e che sia anche privo di qualsiasi conflitto di interessi. La stessa Antitrust dovrà approvare la scelta di tale soggetto. Alitalia, attualmente guidata dall’amministratore delegato Andrea Ragnetti, dovrà presentare all’Agcm una relazione che chiarisca il rispetto di tutte le misure elencate da qui fino all’estate del 2014.