Fitch declassa di un notch il rating di PSA Peugeot Citroën, che passa da BB+ a BB. Risultato: dopo un buon avvio di seduta, nonostante il rilascio di deludenti risultati intermedi e le prospettive del gruppo per il2012, il titolo precipita e si inabissa alla Borsa di Parigi.
Il downgrade del rating, accompagnato da un outlook negativo, riflette la revisione al ribasso di Fitch circa le aspettative sul volume d’affari, dunque sulle vendite di PSA, sui profitti e sulla capacità di generare cassa per il periodo 2012-2014, in seguito alla pubblicazione da parte del gruppo francese dei risultati del primo semestre. PSA Peugeot Citroen ha infatti reso noto Mercoledì le dimensioni delle sue difficoltà finanziarie, rivelando una pesante perdita nel primo semestre a causa della lentezza della ripresa in Europa che ha costretto il gruppo a tagliare forza lavoro e investimenti .
La prima casa automobilistica francese ha subito una perdita netta di 819 milioni di euro, contro un utile netto di 806 milioni nel primo semestre del 2011. La perdita è dovuta alla performance deludente della sua divisione auto, che rappresenta il core business della società, a cui si aggiungono il costo della cessazione di attività in Iran e altre svalutazioni. Il fatturato complessivo è sceso del 5,1%, a 29,6 miliardi di euro.
Fitch si è detta “particolarmente preoccupata per l’entità della perdita operativa della divisione auto”, che ha raggiunto 662 milioni di euro nel primo semestre, e per il consumo di cassa in Europa”, legati al declino del fatturato r a una struttura dei costi globalmente sfavorevole”.
“Inoltre, a differenza di altri produttori, il gruppo perde denaro su diversi mercati internazionali, tra cui America Latina e Russia”, ha aggiunto l’agenzia, rilevando che gli effetti positivi del recente lancio della Peugeot 208 dovrebbero essere “più che compensati da un contesto estremamente difficile nel 2012, tra cui il calo della domanda nei principali mercati di PSA, l’aumento della concorrenza e la pressione sui prezzi ancora forte “. Circa i benefici dell’alleanza con GM, l’agenzia ritiene che i frutti non si potranno cogliere prima del 2013 e soprattutto nel 2014.
Fitch si aspetta un calo di circa il 6,5% delle vendite di PSA nel 2012, con una flessione di oltre il 10% della divisione auto. L’agenzia prevede anche un margine operativo negativo per l’anno corrente, al -0,4%, mentre in precedenza stimava un margine prossimo allo zero. L’agenzia ha dichiarato che la divisione auto potrebbe in effetti accusare una perdita operativa di 1 miliardo di euro per l’intero anno 2012, che non sarà pienamente compensata dalla migliore performance delle altre divisioni (Gefco, Faurecia) . Fitch ritiene inoltre che la generazione di cassa resterà negativa nel 2012 e nell 2013, prima di tornare in equilibrio, alla fine del 2014.
L’amministratore delegato, Philippe Varin, ha ribadito in una conferenza stampa di avere “fiducia” nel gruppo e nel suo futuro. “PSA non è sull’orlo del fallimento“, ha insistito, pur riconoscendo la necessità di ripristinare la redditività del segmento auto. Ed è questo imperativo che ha portato il gruppo a presentare, il 12 luglio, un piano di riorganizzazione, oggetto di feroci critiche da parte del governo francese.
PSA brucia 200 milioni di liquidità al mese. Nel 2013, questo ritmo dovrebbe dimezzarsi. Tuttavia, il gruppo ritiene che per far fronte al declino dei mercati in Europa, il suo sbocco principale, il piano di risparmi e di vendita di asset non sia più sufficiente. “Siamo a metà strada”, ha detto il Chief Financial Officer Jean-Baptiste de Chatillon.
PSA continuerà il programma di dismissioni nel secondo semestre, con la riduzione della quota in Gefco e nuove vendite nel settore immobiliare, dopo la cessione della sede parigina di Avenue de la Grande Armée in leasing .
PSA ha presentato un nuovo piano per il 2015 che ammonta a 1,5 miliardi di euro e che permetterà di raggiungere il break-even del cash flow operativo alla fine 2014. In altre parole, il gruppo non prevede nuovi salassi finanziari sino a quel momento.
Oltre a tagli di personale in Francia, la cui incidenza è stimata a 600 milioni di euro, PSA ridurrà gli investimenti (Capex) di 550 milioni di euro, mentre una “ottimizzazione dei costi di produzione” attraverso l’alleanza con General Motors siglata all’inizio di quest’anno, produrrà ulteriore 350 milioni.