Il gruppo Amplifon sta dimostrando in più occasioni che una crisi economica grave come quella che stiamo vivendo attualmente può essere affrontata e superata in maniera positiva: l’azienda, celebre per i suoi apparecchi destinati al miglioramento dell’udito, è stata infatti protagonista di una buona e sostenuta crescita finanziaria nel corso dei primi sei mesi di quest’anno, un risultato che è stato ottenuto, in particolare, grazie a una marcata diversificazione dei vari business dal punto di vista geografico.
In questa maniera, Amplifon è cresciuta parecchio in due mercati che sono molto promettenti, vale a dire quello dell’America del Nord e quello dell’Asia-Pacifico. Al contrario, vi sono stati dei cali e delle difficoltà piuttosto evidenti in nazioni europee su cui negli ultimi anni si è fatto molto affidamento, vale a dire la Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi. Vi sono alcuni dati finanziari che vale la pena menzionare e approfondire. Anzitutto, i ricavi consolidati si sono attestati a quota 407,4 milioni di euro, con un incremento di 1,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa: oltre agli Stati Uniti e ai paesi asiatici, anche la Gran Bretagna ha fornito un contributo essenziale con i suoi 6,4 punti percentuali di rialzo.
Di contro, l’Europa si è contratta del 5,5%. Per quel che concerne, poi, il margine operativo lordo, quest’ultimo è stato capace di superare i sessantadue milioni di euro; il calo rispetto al 2011 è stato di tre punti percentuali, proprio per le criticità olandesi, svizzere e tedesche che sono state accennate in precedenza. Un pesante tracollo, invece, è stato quello relativo all’utile ante imposte, visto che i 13,6 milioni di euro hanno rappresentato un declino di ben ventidue punti percentuali nel confronto con un anno fa. L’indebitamento finanziario, infine, è rimasto tutto sommato identico a quello di fine 2011, ma in sensibile miglioramento da un anno a questa parte.