Il gruppo Cofide , il quale fa capo alla De Benedetti spa, ha reso pubblici i risultati finanziari che sono stati conseguiti nel corso dei primi sei mesi di quest’anno: in effetti, l’ultima riunione del consiglio di amministrazione è stata decisiva per l’approvazione definitiva della relazione finanziaria semestrale, quindi quella compresa tra il 1° gennaio e lo scorso 30 giugno. Che cosa c’è da rilevare in tal senso?
Anzitutto, il risultato consolidato ha risentito in maniera decisiva ed evidente del contributo non proprio eccezionale che è stato messo a disposizione dalla principale controllata, vale a dire la Cir. In pratica, i 300mila euro di questi ultimi mesi sono un risultato positivo, ma che non riesce a reggere il confronto con i 9,4 milioni di euro registrati esattamente un anno fa. Tra gli altri risultati, poi, bisogna assolutamente rilevare i ricavi del gruppo, con un aumento superiore ai nove punti percentuali (l’ammontare in questione è arrivato molto vicino ai 2,407 miliardi di euro), senza dimenticare, però, il tracollo del margine operativo lordo (quello che è anche conosciuto con la sigla inglese Ebitda), ovvero 23,4 punti percentuali in meno.
Allo stesso tempo, il risultato netto consolidato ha ceduto 3,3 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto della spa è leggermente migliorato nel giro di un anno (29,4 milioni rispetto ai 30,3 del 2011). Un ulteriore dato da mettere in luce è quello relativo al patrimonio netto totale, in calo da 2,5 a 2,448 miliardi. La presidenza del consiglio di amministrazione è stata retta da Francesco Guasti. Cofide non è una società qualsiasi, bensì il principale azionista di controllo delle Compagnie Industriali Riunite (Cir), la società di Carlo De Benedetti che si occupa di vari comparti, in primis quello energetico, quello dei media, quello sanitario e quello delle componenti automobilistiche. Tra le principali attività della spa figurano quelle che sono svolte in territorio tedesco e nell’intera Europa dell’est.