La seconda più grande banca della Germania, Commerzbank, ha presentato i risultati del secondo trimestre e mette in guardia sui suoi risultati per il secondo semestre. Il gruppo bancario tedesco ha riportato un utile operativo di $ 451 milioni del secondo trimestre, contro i 55 milioni del secondo trimestre del 2011. Ma il dato è in forte calo (-22,7%) rispetto al primo trimestre di quest’anno (584 milioni di euro) a causa, soprattutto, delle difficili condizioni di mercato. Il Core tier one è al 12,1%. L’utile netto si è attestato a 644 milioni di euro, un terzo in meno rispetto al risultato del 2011. Nel secondo trimestre (aprile-giugno) i profitti netti hanno raggiunto quota 275 milioni, in calo del 25% su base trimestrale, ma in aumento rispetto al dato dello stesso periodo dello scorso anno (24 milioni di euro), su cui avevano inciso svalutazioni per un totale di 760 milioni di euro nel portafoglio di obbligazioni greche detenute dal gruppo.
Quest’anno, al contrario, Commerzbank non ha subito perdite legate al debito ellenico, ed ha contestualmente beneficiato della riduzione dei costi e delle maggiori entrate da investimenti. Commerzbank ha accantonato 616,6 milioni di euro per prestiti in sofferenza nei primi sei mesi dell’anno ed ha ridotto dell’8% l’esposizione complessiva verso il debito pubblico dei paesi più a rischio della zona euro: Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Irlanda. L’esposizione sui titoli sovrani italiani è diminuita di 600 milioni di euro.
Il management ritiene che i risultati del secondo semestre dovrebbe essere inferiori al primo poichè il brusco rallentamento della crescita economica renderà necessari maggiori accantonamenti per crediti non performing. “Non ci aspettiamo che il contesto macroeconomico e finanziario si stabilizzi durante la seconda metà dell’anno. Di conseguenza, l’utile operativo dovrebbe continuare ad essere sotto pressione”, ha detto il Chief Financial Officer, Stephan Engels, in una nota.
Le entrate da commissioni dovrebbero subire una forte contrazione. Tra aprile e giugno, i redditi derivanti da attività di transazioni di titoli sono diminuiti del 13%, a 575 miliardi di euro. Quale conseguenza del deterioramento dello scenario globale, la probabilità che Commerzbank possa pagare i dividendi nel 2013 sembra oggi molto bassa.
La terza banca d’Europa, con sede a Francoforte, dovrebbe presentare l’8 novembre un nuovo piano strategico evidenziando un riposizionamento della banca commerciale e una riduzione di attività non strategiche di portafoglio, composto, quest’ultimo, da 67,5 miliardi di euro di asset a rischio a fine giugno.