Deutsche Telekom, il gruppo di telecomunicazioni più grande della Germania, ha riportato nel secondo trimestre risultati migliori del previsto, nonostante la forte concorrenza del mercato e un netto calo delle vendite in Europa.
L’utile netto è aumentato del 76%, portandosi a €614 milioni, rispetto ai 607 milioni di euro stimati dagli analisti. L’operatore telefonico tedesco, che l’anno scorso ha avviato un profondo piano di ristrutturazione, inclusi massicci tagli al personale, ha beneficiato del calo dei suoi costi e dell’ottima performance delle attività negli USA. “Stiamo mantenendo la nostra parola e fornendo una buona dose di affidabilità al mercato con cifre molto solide,” ha detto in un comunicato l’amministratore delegato di Telekom Rene Obermann, che ha tuttavia citato una serie di fattori preoccupanti, quali l’attuale crisi del debito della zona euro e l’intervento normativo in alcuni paesi.
Il fatturato è sceso dello 0,7% a 14,38 miliardi di euro, superiore ai 14,42 miliardi di euro attesi dagli analisti. In dettaglio, il gruppo ha registrato una perdita di oltre il 6% in Europa e del 2,7% in Germania. Al contrario, le vendite negli Stati Uniti sono aumentate dell’8,7%. L’Ebitda del secondo trimestre, esclusi gli oneri straordinari è rimasto stabile a 4,7 miliardi di euro, contro i €4,6 miliardi attesi.
Tuttavia, l’utile netto adjusted è sceso del 13,9 per cento nel secondo trimestre a € 819 milioni dai 951 milioni dello scorso anno, a causa di ulteriori oneri di ammortamento e svalutazioni pari a € 600 per T-Mobile USA, nel secondo trimestre del 2012. Negli Stati Uniti, dove il gruppo opera attraverso la controllata T-Mobile USA, l’utile operativo è diminuito del 54%, a 396 milioni di euro ma l’andamento complessivo della divisione statunitense ha sostenuto i risultati del gruppo. Le entrate negli Stati Uniti sono cresciute dell’8,7 per cento.
Il mercato americano resta particolarmente difficile per Deutsche Telekom. Le svalutazioni collegate alla prevista vendita per 39 miliardi di dollari di T-Mobile USA ad AT & T, che è stata respinta dalle autorità della concorrenza, ha avuto ripercussioni sui dati i dati relativi agli utili netti nel secondo trimestre, scesi, appunto, del 13,9 per cento. T-Mobile ha anche perso un totale di 205.000 clienti nel Q2.
Le entrate in Germania sono scivolate del 3,1 per cento nel trimestre. L’utile operativo è aumentato del 41,3 per cento nel Q2, a 1,45 miliardi dollari (€ 1,17 miliardi). Si è registrata una forte crescita nel servizio Entertain di Telekom IPTV, che ha aumentato il numero degli abbonati del 40,7 per cento, a 1,8 milioni di euro. Le entrate derivanti dal settore mobile sono salite del 19 per cento a $ 599 milioni(€ 484 milioni) per il Q2, trainate dalla vendita di smartphone e tablet. Il business della rete fisse Telekom, al contrario, continua a scivolare e in generale il fatturato trimestrale è sceso a 6,9 miliardi di dollari (€ 5,6 miliardi di euro) sul territorio. Le vendite nel resto d’Europa sono scese del 5,9 per cento.
Deutsche Telekom vende servizi di telefonia mobile in paesi tra cui Regno Unito, Paesi Bassi e Austria e possiede anche una quota in Hellenic Telecommunications Organization SA (HTO) in Grecia. Alla luce dei risultati, il gruppo ha confermato la guidance per l’intero esercizio e il dividendo minimo di € 0,70 per azione che implica un dividend yield del 7,5 per cento. Deutsche Telekom si attende un Ebitda adjusted di 18 miliardi di euro contro i 18,7 miliardi nel 2011 e un cash flow di € 6 miliardi di euro (6,4 nel 2011).