Non c’è un periodo più azzeccato dell’anno che quello attuale per servirsi del trasporto via mare: eppure i nostri traghetti hanno dato e stanno dando il peggio di loro, quando invece servirebbe un servizio di ben altro tipo. Il riferimento non può che andare alla Tirrenia, i cui mezzi sono stati definiti dall’associazione dei consumatori Codacons come “pietosi”. Le denunce da parte dei cittadini che ne hanno usufruito non si contano e la conseguenza principale non poteva che essere l’invio di un esposto da parte della stessa associazione alla Cia (Compagnia Italiana di Navigazione), vale a dire il gruppo che attualmente detiene la proprietà del vettore napoletano.
In aggiunta, l’esposto è stato inviato anche all’autorità portuale di Civitavecchia, in modo che fosse chiaro il messaggio da inviare. In effetti, i traghetti verserebbero in uno stato a dir poco fatiscente, senza dimenticare le carenti condizioni di sicurezza cui i consumatori devono far fronte quando viaggiano. Fra tre giorni esatti, il prossimo 30 agosto, gli ispettori del Codacons potranno accedere proprio alle navi incriminate, al fine di controllare nel dettaglio qual è lo stato effettivo della strumentazione di sicurezza. Che cosa potrà saltare fuori?
Non ci si può attendere nulla di buono, forse però sarebbe stata più opportuna una ispezione a sorpresa. Le denunce dei consumatori sono presto dette. La tratta più dibattuta e contestata è quella che collega i porti di Civitavecchia e Olbia, in cui ben il 50% dei bagni è fuori uso, in particolare quelli che si trovano in prossimità delle poltrone. Inoltre, i pavimenti e le stesse poltrone sarebbero sporche, persino nella zona bar, senza distinzione di classe; infine, non possono non essere menzionati alcuni macchinari fuori servizio, un’ambigua zona sottoposta a sanificazione e altre manutenzioni poco chiare, il che fa sorgere dei dubbi perfino su motori, scialuppe ed estintori, strumenti fondamentali quando si viaggia per mare.