La stampa odierna ha beneficiato di una importante pubblicazione che riguarda molto da vicino i consumatori del nostro paese: in effetti, è stato possibile leggere sui principali quotidiani, così come lo sarà tra non molto sulle testate editoriali che sono presenti sul web, gli annunci relativi all’azione di classe che è stata promossa da Altroconsumo contro Intesa Sanpaolo. Per quale motivo l’associazione ha deciso di promuovere una class action tanto massiccia che vede coinvolto uno dei principali istituti di credito del nostro paese.
Entrando maggiormente nel dettaglio, le pubblicazioni mediatiche di oggi riguardano quanto disposto dal giudice della prima sezione del Tribunale di Torino, annunci che risalgono allo scorso 15 giugno per la precisione. Questa azione collettiva risarcitoria ha un obiettivo ben preciso, vale a dire quello di mettere in luce tutte le spese di commissione di scoperto del conto che non sono legittime e che sono state applicate dalla banca stessa a partire dal 2009; di conseguenza, si punta alla restituzione di queste somme riscosse in modo indebito per quel che riguarda i correntisti coinvolti. Si tratta, a voler essere ancora più precisi, della prima fase preliminare dell’intera operazione, visto che si comincia con una apposita raccolta di adesioni che dovrà terminare entro e non oltre il prossimo mese di settembre.
Per il momento, si possono contare cinquecento utenti complessivi che hanno provveduto a partecipare in modo attivo: questo è possibile collegandosi al sito web di Altroconsumo, con una campagna ben evidente a cui aderire e con la possibilità di ottenere tutte le delucidazioni e le informazioni del caso per recuperare le somme che sono state trattenute da Intesa. Secondo l’associazione, si vuole semplicemente dimostrare come le banche siano obbligate a rispettare le regole di trasparenza e correttezza, altrimenti si rischia solamente di sconvolgere il mercato e di non mutare una situazione che ha già mietuto troppe vittime.